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Isola Capo Rizzuto, la mamma di Filippo Verterame: «Sta lottando con tutte le sue forze per restare con noi»

Il giovane è stato aggredito brutalmente a Le Cannella nel corso di una rissa. L’appello sui social: «Vi chiediamo di rispettare la sua dignità»

Pubblicato il: 21/08/2025 – 11:47
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Isola Capo Rizzuto, la mamma di Filippo Verterame: «Sta lottando con tutte le sue forze per restare con noi»

CROTONE Un messaggio drammatico affidato ai social, carico di emozioni e dolore. È quello di Angela Giaquinta, mamma di Filippo Verterame, 22enne rimasto ferito in modo molto grave nel corso della violenza rissa avvenuta a Le Cannella, a Isola Capo Rizzuto.
«Cari amici, vi chiedo un momento di attenzione e preghiera per mio figlio Filippo» scrive Angela Giaquinta, «Filippo ha appena 22 anni, ma possiede una maturità, una dedizione e un amore per la nostra terra che si potrebbero attribuire a chi ha vissuto molto più a lungo. Dopo aver completato gli studi, si è impegnato con passione e tenacia per valorizzare il nostro territorio attraverso il turismo e l’accoglienza. Da tre anni gestisce una struttura ricettiva a Le Cannella, una delle poche in regola, e con grande sacrificio e dedizione, insieme all’associazione Asylos e a tanti amici, ha realizzato il primo lido inclusivo di Le Cannella—un progetto di cui era profondamente orgoglioso». «Purtroppo, in questi giorni, la sua vita è stata messa in serio pericolo a causa di un’aggressione grave» scrive ancora la mamma, «un diverbio si è trasformato in un episodio brutale, in cui una persona armata ha ferito Filippo in modo grave nel tentativo di togliere la sua vita. Filippo sta lottando con tutte le sue forze per restare con noi e continuare a realizzare i suoi sogni, che sarebbero stati un onore per tutta la nostra comunità. I commenti sciorinati superficialmente sui social hanno aggiunto tanta rabbia all’immenso dolore, come si può descrivere senza conoscerlo un ragazzo perbene come un teppistello dedito a risse e atti di violenza. Nessuno deve mai più permettersi».
Poi l’appello: «Vi chiediamo di rispettare la sua dignità: e tutti voi che lo conoscete e amate non permettete che il suo nome venga infangato associandolo allo stile di vita di chi lo ha aggredito, a chi agisce nell’illegalità e ostenta comportamenti illeciti alla luce del sole, mentre lui si è sempre impegnato onestamente, “infastidendo” chi, abusivamente, sfrutta la nostra terra senza rispetto. Questo forse allieverà il mio dolore. Filippo sta combattendo tra la vita e la morte, colpevole solo di lavorare con sincerità, sacrificio e amore, in un momento di normale attività tra la struttura ricettiva e il lido. Chiediamo rispetto per la nostra famiglia e soprattutto per Filippo in questo momento difficile. Vi preghiamo di pregare per lui, di evitare diffamazioni o insinuazioni infondate, e di lasciare che la giustizia faccia il suo cammino. Chi desidera aiutarci può pregare con noi e diffondere questo appello affinché la verità, la dignità e l’onestà di Filippo siano rispettate. Grazie di cuore a tutti per l’affetto e il sostegno». (redazione@corrierecal.it)

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