Falcomatà valuta la candidatura al Consiglio regionale. Fibrillazioni nel Pd reggino (e non solo…)
Il sindaco metropolitano, per settimane tra i papabili governatori, potrebbe correre ora per Palazzo Campanella. Un’ipotesi che rischia di mettere in discussione diversi equilibri

REGGIO CALABRIA In riva allo Stretto oggi è il tema politico più importante, ma le sue ricadute hanno chiaramente un respiro che travalica i confini di Reggio Calabria. La candidatura di Pasquale Tridico a presidente della Regione per il centrosinistra ha chiaramente chiuso i giochi azzerando ambizioni e aspirazioni. Tra i tanti “papabili” delle ultime settimane spicca sicuramente il nome di Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, che non ha mai fatto mistero di essere disponibile a correre per la guida della coalizione progressista in contrapposizione al leader del centrodestra Roberto Occhiuto. Ma adesso ovviamente lo scenario è cambiato anche per Falcomatà, che resterà in sella a Palazzo San Giorgio fino a maggio ma poi non si può più ricandidare sindaco del capoluogo dello Stretto per il divieto del terzo mandato. E quello che potrebbe fare nel futuro immediato Falcomatà – dicono qualificate fonti del Pd – in queste ore sarebbe diventato il “nodo” politico più spinoso, oltre che fonte di fibrillazione tra i dem metropolitani e calabresi. Perché i “bene informati” riferiscono di un Falcomatà che starebbe seriamente valutando comunque una candidatura al Consiglio regionale. Ovviamente, se questa ipotesi dovesse concretizzarsi, il “peso” specifico del nome di Falcomatà rischierebbe di alterare completamente tutti gli equilibri territoriali, oltre a mettere in discussione la ricandidatura da uscente consigliere regionale di Giovanni Muraca, tra l’altro legatissimo allo stesso Falcomatà, e a condizionare le mosse di altri aspiranti consiglieri a Palazzo Campanella. Nei prossimi giorni sicuramente ci saranno evoluzioni, tra le quali ovviamente c’è anche quella della non candidatura di Falcomatà al Consiglio regionale. Il dossier reggino è dunque uno di quelli politicamente più delicati che la segreteria regionale dem guidata da Nicola Irto sarà chiamata da affrontare ad horas. Oggi a Lamezia Terme si riunisce la direzione regionale del Pd: all’ordine del giorno non ci sarà – non dovrebbe esserci – il tema delle liste per le elezioni di inizio ottobre, ma il tema non potrà essere scansato per molto. (c. a.)
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