Morte di Serafino Congi, l’Asp di Cosenza chiarisce la sua posizione
L’Azienda sanitaria spiega perché i documenti non possono ancora essere rilasciati. «Vicinanza alla famiglia e massima disponibilità verso gli organi inquirenti»

COSENZA L’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza esprime profonda vicinanza e rispetto nei confronti della signora Caterina Perri e delle sue figlie per la perdita del signor Serafino Congi, evento che ha segnato profondamente la comunità di San Giovanni in Fiore.
«All’indomani dei fatti – viene evidenziato – è stata istituita una commissione interna che ha elaborato proprie relazioni. Gli atti richiesti sono stati trasmessi agli organi competenti e non possono essere consegnati ai familiari in quanto potrebbero condizionare e/o influenzare il procedimento penale in corso nonché il regolare svolgimento delle attività ispettive. Si precisa inoltre che la cartella clinica del paziente è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria e pertanto non è nella disponibilità dell’Azienda». L’Asp conferma di aver collaborato pienamente con la magistratura e di aver trasmesso tutte le risultanze agli organi competenti: «Non appena le condizioni normative e procedurali lo consentiranno, saranno fornite ai familiari le informazioni richieste attraverso gli strumenti previsti dalla legge. In questa fase l’Asp di Cosenza mantiene un atteggiamento di prudenza e rispetto, confidando che le indagini facciano piena luce sull’accaduto».
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