Arma clandestina nascosta tra le rocce nel Reggino, sequestrata dai Carabinieri
I militari hanno ritrovato in una zona impervia del territorio di Ciminà un fucile artigianale con circa 30 munizioni

REGGIO CALABRIA Un fucile artigianale privo di matricola e circa 30 munizioni compatibili con l’arma sono stati rivenuti dai Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria. L’arma è stata trovata nei giorni scorsi durante un’operazione di rastrellamento in un’area particolarmente impervia del territorio di Ciminà, finalizzata alla ricerca di depositi clandestini di armi e munizioni. L’attività, inserita in una più ampia cornice di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata, ha visto i militari impegnati in zone difficilmente accessibili, caratterizzate da fitta vegetazione e anfratti naturali che spesso vengono sfruttati per occultare materiali illeciti. Proprio in uno di questi nascondigli, i Carabinieri hanno rinvenuto un tubo metallico abilmente celato tra le rocce, al cui interno erano custoditi il fucile, privo di matricola e quindi impossibile da ricondurre a un legittimo possessore, e circa 30 munizioni compatibili con l’arma stessa.
Diversi i ritrovamenti di armi nelle ultime settimane
Il ritrovamento, che testimonia ancora una volta come le zone montane possano essere utilizzate come veri e propri arsenali nascosti da gruppi criminali, ha portato al sequestro immediato di tutto il materiale, giudicato in buono stato di conservazione. L’arma e le munizioni saranno ora sottoposte a minuziosi accertamenti tecnici e balistici, con l’obiettivo di verificarne la provenienza e soprattutto se possano essere state impiegate in episodi criminosi avvenuti nel territorio. l rinvenimento di Ciminà si inserisce in una scia di recenti operazioni che hanno visto i Carabinieri impegnati nella lotta al traffico e alla detenzione clandestina di armi: basti ricordare le due ingenti scoperte avvenute a Gioia Tauro, con sequestri di pistole, fucili e munizionamenti, o il ritrovamento ad Arghillà di Reggio Calabria di un vero e proprio arsenale nascosto all’interno di un casolare abbandonato. Una serie di interventi che conferma la costante attività di prevenzione e repressione dell’Arma su tutto il territorio provinciale, finalizzata a sottrarre alla criminalità strumenti di offesa e ad assicurare maggiore sicurezza ai cittadini.
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