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Regionali, Petronio: «Voglio fare in modo che i giovani possano restare in Calabria»

La candidata a sostegno di Tridico: «Ce la faremo a cambiare davvero questa terra». Focus su sanità, trasporti, imprese

Pubblicato il: 19/09/2025 – 6:32
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Regionali, Petronio: «Voglio fare in modo che i giovani possano restare in Calabria»

LAMEZIA TERME «Ho scelto di fare una campagna elettorale tra le persone. L’ascolto è la chiave di tutto. Ho un vissuto e conosco molti dei problemi dei miei concittadini». Ospite di “In primo piano” su L’altro Corriere TV (canale 75) nel focus sui candidati al Consiglio regionale, Paola Petronio, candidata nella coalizione progressista a sostegno di Pasquale Tridico nella lista Tridico Presidente per la Circoscrizione Centro. «Entrambi – ha spiegato Petronio rispondendo alle domande di Danilo Monteleone – desideriamo il riscatto della Calabria, non deve più essere un posto dove ci sia accontenta. Sono convinta che con Tridico ce la faremo a cambiare davvero questa terra. Si può fare». 
Alla base della decisione di intraprendere questo percorso «c’è la mia storia, – ha spiegato Petronio – ho sempre voluto dare il mio contributo personale. La mia storia è quella di tanti ragazzi che vanno al Nord a studiare e poi lì trovano realizzazione. Quando si vive fuori viene quel senso di amarezza, il pensiero alla propria terra e alle condizioni in cui l’hai lasciata. Ho scelto di tornare per provare a cambiare le cose. Sono sempre stata vicina ai temi sociali e politici di interesse comune». 
Sulla scelta di candidarsi con il centrosinistra e con la lista Tridico presidente, Petronio afferma ancora: «Io e il centrosinistra ci apparteniamo, per la storia della mia famiglia e i valori con i quali sono cresciuta e che voglio portare avanti. Quello che mi ha conquistato è stato il programma di Tridico, poter portare avanti istanze che in prima persona ho vissuto: resta, torna, crediamoci. Voglio fare in modo che i giovani possano restare, questa è la promessa politica che faccio». 

I temi del dibattito: sanità, spopolamento, trasporti, imprese

Focus poi su temi che animano il dibattito politico in Calabria: dalla sanità all’emigrazione dei giovani che porta allo spopolamento di intere aree, fino ai trasporti. «La mia opinione è di una gestione politica della sanità fallimentare. Ci sono due aspetti che me lo fanno dire, uno personale: mio padre è stato primario dell’ospedale di Lamezia Terme e quindi già nel tempo ho vissuto quotidianamente il declino della sanità pubblica che oggi è arrivata a un livello inaccettabile. La campagna elettorale che sto facendo con Tridico è tra le persone: i veri testimoni del disastro della sanità sono i nostri concittadini. Vengono a chiederci una sanità pubblica efficiente, non vogliono morire per strada perché arriva l’ambulanza senza un medico. Dovrebbe essere un diritto». 
Come è possibile invertire la tendenza dei giovani che vanno via? «Non è facile – risponde Petronio – ma bisogna iniziare a farlo. Io lavoro in un istituto bancario, quindi ho a che fare giornalmente con famiglie e imprenditori. Il lavoro non si fa per decreto, bisogna dare alle nostre imprese e aziende, che poi sono spesso piccole aziende, il settore dell’artigianato, dell’agroalimentare, il turismo, bisogna dare incentivi mirati per aumentare la loro competitività. Solo rendendo le nostre aziende competitive faremo capire che è necessario prendere i nostri bravissimi neolaureati che non devono più emigrare al nord, devono trovare delle prospettive di lavoro, un lavoro serio». 
Sul tema delle imprese, Petronio spiega: «È un tema essenziale. Rendere più accessibile il credito per le aziende è fondamentale. La Regione può intervenire con fondi di garanzia, con bandi che devono avere risposte più veloci e devono essere mirati». 
Infine, sul tema trasporti e sviluppo, la candidata della coalizione progressista spiega: «Sulle azioni in tema di trasporti ho un giudizio di una situazione parzialmente positiva, ma non basta mettere i voli. Arrivano le persone, atterrano, e poi. C’è un poi da strutturare che ancora non è stato neanche pensato. Le aree interne sono irraggiungibili, non è possibile pensare a uno sviluppo turistico serio senza pensare a un collegamento in tutti i diversi punti della Calabria. Mancano i collegamenti intermodali».
(redazione@corrierecal.it)

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