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“Testa del Serpente”, in cinque a giudizio in Cassazione – NOMI

L’operazione della Dda di Catanzaro vede coinvolti soggetti ritenuti appartenenti alle consorterie operanti nella città di Cosenza

Pubblicato il: 24/09/2025 – 15:21
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“Testa del Serpente”, in cinque a giudizio in Cassazione – NOMI

COSENZA L’ultimo grado di giudizio per cinque imputati condannati in primo e secondo grado al termine del processo scaturito dall’inchiesta “Testa del Serpente“, coordinata dalla Dda di Catanzaro. La Corte di Cassazione ha fissato, a novembre 2025, l’udienza per Antonio Abruzzese (condannato in appello a 7 anni e 6 mesi), Claudio Alushi (condannato in appello 7 anni e 8 mesi), Giovanni Drago (condannato in appello 2 anni e 8 mesi), Adamo Attento (condannato in appello 6 anni e 2 mesi) e Antonio Marotta (condannato in appello 9 anni e 6 mesi). Del collegio difensivo fanno parte gli avvocati Fiorella Bozzarello, Antonio Quintieri, Filippo Cinnante. Le parti civili sono rappresentate dagli avvocati Endria Greco, Anna Colombo, Eleonora Appolloni.

L’operazione

L’operazione coordinata dalla Distrettuale Antimafia di Catanzaro vede coinvolti soggetti che gli inquirenti ritengono appartenenti alle consorterie criminali operanti all’interno della città di Cosenza. Secondo l’accusa, i gruppi sarebbero stati particolarmente attivi in ogni campo dell’attività criminale, dal racket, all’usura, ai danneggiamenti, ai pestaggi, allo spaccio di ogni tipo di sostanza stupefacente, alla gestione del gioco d’azzardo. Cellule criminali riorganizzate a seguito del “vuoto di potere” creatosi sul territorio al termine del processo “Nuova Famiglia” del 2014. In Corte d’appello è stato escusso anche il pentito Ivan Barone oltre all’ex collaboratore di giustizia Roberto Porcaro, ritenuto «inattendibile» dalla procura perché imputato in un processo connesso. (f.benincasa@corrierecal.it)

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