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Cosenza, Emiliano Morrone presenta “Occhiu alla sanità”. «Il commissariamento non è più sostenibile»

L’inchiesta giornalistica accende i riflettori anche su un altro problema e «riguarda la ripartizione del Fondo Sanitario»

Pubblicato il: 27/09/2025 – 14:58
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Cosenza, Emiliano Morrone presenta “Occhiu alla sanità”. «Il commissariamento non è più sostenibile»

COSENZA Una storia puntuale del piano di rientro, decisa a sfatare i luoghi comuni legati ai numeri dei disavanzi sanitari della Regione Calabria: un racconto di un lunghissimo periodo a cui si è accompagnato il commissariamento governativo condito da dati (alcuni inediti) sulla spesa sanitaria. E poi testimonianze sugli effetti del commissariamento governativo, con una conclusione netta: «non è più sostenibile il commissariamento della sanità calabrese da parte del governo, non è più pensabile neppure continuare con il piano di rientro che ai calabresi è costato l’attivazione di un mutuo di 900 milioni di euro, in cambio di niente». E’ questo, in estrema sintesi, l’esito dell’inchiesta giornalistica condotta da Emiliano Morrone nel suo ultimo libro “Occhiu alla sanità“, presentato a Cosenza. Oltre all’editore Michele Falco e all’autore, all’iniziativa sono intervenuti anche Doris Lo Moro, ultimo assessore alla Sanità della Regione Calabria, e i deputati Simona Loizzo (Lega) e Nico Stumpo (Pd). Il dibattito è moderato dal giornalista Massimo Razzi. Per Morrone «c’è un altro problema di cui non parla nessuno e riguarda la ripartizione del Fondo Sanitario, il cui criterio di base, il cosiddetto del calcolo della popolazione pesata, leva alla sanità calabrese qualcosa come 150 milioni di euro all’anno». I calcoli sono frutto di una attenta analisi effettuata «da un’associazione di medici di base, di cui ho parlato nel libro, ma si basano su documenti ufficiali, su decreti commissariali. Per cui la sanità calabrese riceve meno risorse». E inoltre – chiosa Morrone – «c’è stato l’esborso da parte dei cittadini di risorse che sono uscite dalle casse pubbliche o che non sono state utilizzate per lo sviluppo della regione. Questo non è più possibile».

L’ultima assessore alla sanità calabrese

Doris Lo Moro interviene in qualità di ultima assessore alla sanità della Regione Calabria, prima del commissariamento. «L’Italia ha un problema sanità, ma non c’è dubbio che in Calabria i problemi siano strutturali. In questo contesto, il commissariamento non è servito. Ancora oggi, dopo 15 anni, parliamo dei mali della sanità calabrese. Se è vero che ci sono ospedali, reparti medici d’avanguardia, dall’altra parte è impossibile non rilevare tanti altri problemi». Per Lo Moro, «la politica si è sempre occupata troppo poco della Calabria quando invece occorreva impegnarsi». La chiosa è una confessione che spinge ad un inevitabile flashback. «Non si può vivere di episodi tragici, bisogna vivere in condizioni di normalità e risolvere i problemi. Ho tentato una inversione di tendenza ad esempio con la redazione di un piano sanitario, ma la politica non ha inteso portare avanti quella proposta ed è il motivo per il quale ho deciso di allontanarmi da quella giunta regionale (nel 2007, ndr). Eravamo tutti consapevoli che le case private premevano e che la sanità pubblica venisse dopo nel cuore della politica calabrese. Io ero di troppo».

Il commento di Nico Stumpo

«Sono sei anni che governa il centrodestra la regione, quattro anni che il presidente Occhiuto è anche commissario della sanità in Calabria. Il settore è peggiorato sicuramente nel numero e nella qualità delle prestazioni rispetto al pubblico. C’è stata una tendenza a una privatizzazione strisciante e credo sia in qualche modo sbagliata, non soltanto dal punto di vista costituzionale, ma proprio dell’efficacia della risposta data ai cittadini». E’ netto il commento del parlamentare dem Nico Stumpo che aggiunge: «c’è un tema enorme e riguarda la mancanza di una volontà, di un progetto, di una nuova sanità in Calabria».

Il commento di Loizzo

La parlamentare calabrese della Lega, Simona Loizzo, sottolinea le azioni della giunta guidata dal presidente dimissionario Roberto Occhiuto. «I nuovi ospedali sono una realtà, a Corigliano-Rossano realizzeremo uno spoke che somiglierà ad un hub per capacità tecnologiche e soprattutto per capacità ricettiva». Loizzo fissa l’obiettivo. «L’uscita dal piano di rientro che limita i piani assunzionali e poi alle porte c’è il “Ddl prestazioni sanitarie” che rappresenterà una svolta». (f.b.)

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