‘Ndrangheta e narcotraffico, stangata nel processo “Eureka”: colpiti i clan di San Luca e Africo – I NOMI
Condanne pesanti per gli imputati nel processo nato dall’inchiesta della Dda di Reggio. Vent’anni a Bartolo Bruzzaniti e ai vertici delle famiglie Giorgi, Romeo e Strangio

REGGIO CALABRIA Tante le condanne a 20 anni di reclusione. I giudici hanno accolto in toto le richieste dei pm reggini confermando l’impianto accusatorio. E’ stata emessa nel tardo pomeriggio, nell’aula bunker di Reggio Calabria, la sentenza del processo in abbreviato, nato dall’inchiesta “Eureka”, l’operazione scattata nel maggio 2023 che ha smantellato un’organizzazione transnazionale dedita al riciclaggio, al traffico di droga e armi in tutto il mondo, colpendo in particolare le cosche Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo.
L’inchiesta – che ha toccato i livelli più alti dell’organizzazione criminale, permettendo anche di ricostruire la fuga e la latitanza del super boss Rocco Morabito, detto “Tamunga” dopo la fuga dal carcere di Montevideo, in Uruguay, nel 2019 – ha visto la cooperazione delle Dda di Reggio Calabria, Milano e Genova, degli investigatori di Germania, Belgio e Portogallo.
Il processo, in abbreviato a Reggio Calabria e in ordinario a Locri, ha visto l’entrata delle dichiarazioni, rese dopo aver deciso di collaborare con i magistrati, dall’ex broker della ‘ndrangheta e narcotrafficante internazionale Vincenzo Pasquino che venne catturato nel 2021 insieme al super boss Rocco Morabito. Dichiarazioni e ricostruzioni che il pm in fase requisitoria ha definito «elementi di novità» e che permettono di delineare bene il peso dei clan aspromontani nello scacchiere del narcotraffico internazionale.
L’inchiesta “Eureka”: il narcotraffico dal Sud America alla Locride
Lo snodo principale dal quale lo stupefacente fuoriusciva era il porto di Gioia Tauro. Tra le maggiori accuse mosse dalla Dda reggina agli indagati nell’ambito dell’inchiesta “Eureka” c’è quella di far parte di stabili articolazioni che dal Sud America e dalla Calabria organizzavano traffici in tutto il mondo. Prevalentemente cocaina, hashish e marijuana, «approvvigionandosi in Sudamerica (in particolare Colombia, Brasile, Ecuador e Panama) trasportate in Italia, in particolare fino al Porto di Gioia Tauro, e in Europa, occultate in container imbarcati su navi provenienti dai vari porti del Sudamerica». Le operazioni andavano a buon fine grazie agli «accordi stretti con organizzazioni criminali operanti in Sudamerica per la spedizione e la commercializzazione in Italia di ingenti partite di cocaina, recandosi anche sul posto per mantenere contatti diretti con i fornitori». La fuoriuscita dello stupefacente dal porto di Gioia Tauro e dagli altri porti di arrivo veniva organizzato attraverso «”squadre” di operatori portuali corrotti». Gli investigatori hanno localizzato in Calabria, Puglia, Abruzzo, Lazio e Lombardia depositi di ingenti quantitativi di stupefacenti e di soldi, da dove partivano i corrieri per le consegne dello stupefacente e dove confluivano i proventi. In diversi casi, i profitti della commercializzazione dello stupefacente – hanno ricostruito gli investigatori – veniva traferito dall’Italia al Sudamerica e Belgio attraverso operazioni finanziarie gestite da organizzazioni criminali composte da cittadini cinesi, i proventi delle attività criminali venivano riciclate attraverso l’acquisizione di attività commerciali anche all’estero.
Per gli investigatori, inoltre, in particolare l’organizzazione capeggiata dal superboss Rocco Morabito, detto “Tamunga” avrebbe stretto «accordi con organizzazioni paramilitari e criminali operanti in Sudamerica per la spedizione e la commercializzazione in Italia di ingenti partite di cocaina, nonché in Pakistan per la fornitura di armi da guerra da consegnare alle suddette organizzazioni paramilitari».
Gli indagati utilizzavano sistematicamente “criptofonini” di ultima generazione, considerati unico mezzo sicuro per garantire la riservatezza delle loro comunicazioni. I dispositivi, come emerge dalle carte dell’inchiesta, si sono rivelati strumenti indispensabili per garantire le interlocuzioni rapide e riservate tra i sodali finalizzate alla definizione delle strategie e delle trattative funzionali ai traffici di droga. Il tipo di piattaforma più utilizzata è quella “SkyEcc”.
Le condanne
- BALLONE Massimo 18 anni
- BRANDIMARTE Vincenzo 8 anni e 4 mesi
- BRUZZANITI Bartolo 20 anni
- BRUZZANITI Leone 18 anni
- BRUZZESE Vincenzo 8 anni e 4 mesi
- CALLIPARI Antonio 16 anni
- CAPPELLETTI Carmine Amedeo 14 anni
- CATANANTI Nicolino 14 anni
- CONDOLUCI Carmelo 8 anni
- COSTANZO Sebastian 14 anni
- CRISTIANO Francesco 12 anni
- DE LUGGO Giovanni 14 anni
- FALZEA Giovanni 3 anni
- FALZEA Rosario 6 anni
- FICARA Giuseppe 10 anni
- FOTIA Pietro 20 anni
- GALATA’ Bruno 2 anni
- GALATA’ Vincenzo 14 anni
- GALLUZZO Benjamino 14 anni
- GIAMPAOLO Antonio (cl ’94) 20 anni
- GIAMPAOLO Giuseppe nato a Locri (RC) il 06.02.2000 20 anni
- GIAMPAOLO Giuseppe nato a Locri il 26.08.2000 6 anni
- GIAMPAOLO Sebastiano (cl ’64) 20 anni
- GIORGI Bruno 20 anni
- GIORGI Domenico (cl ’87) 18 anni
- GIORGI Giuseppe (cl ’90) 20 anni
- GIORGI Francesco 20 anni
- GIORGI Salvatore 20 anni
- GIORGI Sebastiano 16 anni
- GIORGI Vincenzo 20 anni
- GLIGORA Francesco 10 anni
- GRILLO Giuseppe 14 anni
- KOLGJOKAJ Indrit 14 anni
- IANNACI Domenico 18 anni
- LAROSA Vincenzo 18 anni
- LEUZZI Filippo 20 anni
- MAMMOLITI Antonio 14 anni
- MAMMOLITI Domenico 20 anni
- MAMMOLITI Francesco 20 anni
- MAMMOLITI Giuseppe 20 anni
- MORABITO Carmelo 20 anni
- MURDACA Michele 14 anni
- NESCI Francesco 14 anni
- NESCI Giovanni 14 anni
- NIRTA Antonio 16 anni
- NIRTA Giuseppe 14 anni
- NIRTA Marcello 12 anni
- NIRTA Stefano 20 anni
- OBRADOVIC Nebojsa 14 anni
- PASQUINO Vincenzo 6 anni e 8 mesi
- PELLE Carmelo 10 anni
- PELLE Sebastiano 10 anni
- PELLICANO Giuseppe Carmelo 12 anni e 4 mesi
- PELLICANO Paolo 14 anni
- PERRE Francesco (cl’ 78) 10 anni
- PERRE Rocco 8 anni e 4 mesi
- PERRI Francesco 14 anni
- PIPERISSA Ivano 16 anni
- RASCHELLA’ Pietro 10 anni
- REITANO Antonio 18 anni
- ROMEO Antonio (cl’ 70) 20 anni
- ROMEO Antonio, (cl’ 79) 14 anni
- ROMEO Domenico, (cl’ 91) 14 anni
- ROMEO Domenico 12 anni
- ROMEO Sebastiano, (cl’ 77) 20 anni
- ROMEO Sebastiano (cl ’97) 20 anni
- RUGGERI Daniele 8 anni
- RUGNETTA Rocco 14 anni
- SCIPIONE Santo 14 anni
- SCULLI Francesco 3 anni
- STAITI Giuseppe 8 anni
- STRANGIO Francesco (cl’ 66) 20 anni
- STRANGIO Francesco (cl ’92) 10 anni
- STRANGIO Sebastiano (cl ’70) 20 anni
- STRANGIO Sebastiano (cl ’75) 16 anni
- TASSONE Gregorio 16 anni
Assoluzioni
MARIA Antonio
MOLLICA Domenico Antonio
MOLLICA Leo
PELLICANO Cosimo
PROCOPIO Chiara
ROMEO Sebastiano (13-03-1997)
UTANO Sebastiano Junior
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato