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Doris Lo Moro: «Il calo dell’affluenza è il dato più allarmante»

L’ex sindaca di Lamezia ed esponente del Partito democratico su L’altro Corriere Tv: «Nel centrosinistra manca il radicamento dei partiti»

Pubblicato il: 06/10/2025 – 15:44
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Doris Lo Moro: «Il calo dell’affluenza è il dato più allarmante»

LAMEZIA TERME «Il calo dell’affluenza è il dato più allarmante. Questa è la vera malattia della politica attuale». A dirlo è Doris Lo Moro, ex sindaca di Lamezia Terme e consigliera comunale d’opposizione al comune lametino. «I cittadini, i giovani, partecipano alle manifestazioni ma quando si tratta di votare fanno un passo indietro. Io ne sono testimone, perché quando ho fatto la campagna elettorale per Lamezia Terme molti mi dicevano “ti voterei, ma non vado più a votare”». Sono dati, quelli dell’affluenza, che si incrociano anche con le storie di tanti calabresi che però vivono altrove e non tornano a votare. «La nostra regione – afferma Lo Moro – soffre anche di un’altra malattia, che è questa emigrazione massiccia di giovani e di famiglie». La soluzione per far crescere la partecipazione è anche valutare metodi alternativi per consentire il voto a distanza: «A Catanzaro – racconta Lo Moro – ho incontrato una persona che è nata in America, ma con cittadinanza italiana e americana. Mi diceva io partecipo molto volentieri al voto in America, perché si vota online. L’idea che da Catanzaro uno possa votare per gli Stati Uniti e non possa votare per la Calabria e per il proprio sindaco è sbagliata».

«Nel centrosinistra è mancato il radicamento dei partiti»

Un altro dato relativo all’affluenza, fa notare l’ex sindaca, è che «sembrerebbe che se non si va a cercare il voto in casa la gente non vota». Sui risultati, aggiunge, è importante «essere in grado di leggere le elezioni non solo in termini di vittorie e sconfitte, altrimenti chi fa una buona campagna elettorale viene liquidato». L’esempio viene dall’ultimo referendum: «Guardando i risultati, è mancata una sinistra in grado di prendere atto che la maggioranza di chi ha partecipato era favorevole ai quesiti. Avrebbero dovuto preparare delle proposte di legge al riguardo, ma non c’è attenzione ai risultati». Da Lo Moro poi un’analisi sui primi dati riguardo le regionali in Calabria, che vedono Occhiuto in netto vantaggio: «Non ho problemi a dire che nel centrosinistra manca il radicamento dei partiti sul territorio. Solo il Partito democratico, nel bene e nel male, ha una sua storia ed è l’unico radicato. Nel centrodestra la matrice è diversa, ci sono liste che sono state composte attorno a un singolo candidato». L’ex sindaca approva invece la scelta di Tridico come candidato: «L’ho conosciuto in questa campagna elettorale, e devo dire che merita il 40% con estrema sincerità, ha fatto una fatica enorme e ha avuto l’ambizione di costruire un programma di cose da fare. Pensavo che i cittadini avrebbero premiato di più la novità e non è andato così, evidentemente la forza di queste candidature ha superato questa barriera. Io credo che Tridico si sia molto impegnato con una serietà che si toccava con mano, l’ho apprezzato molto pur conoscendolo meno di Occhiuto. Lui l’ho trovato eccessivo». Lo Moro approva anche il rivisitato reddito di dignità: «Per come è stato presentato mi ha convinto, non è una mera forma assistenziale come è stato il reddito di cittadinanza dove sono stati commessi errori». (redazione@corrierecal.it)

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