Ionà: «Premiato il buon governo». E bacchetta il centrosinistra: «Tridico burocrate calato dall’alto»
Il candidato nella lista Occhiuto presidente e vicesegretario regionale esalta il risultato di Forza Italia: «Oltre il 30%, sembra tornare all’epopea di Berlusconi»

LAMEZIA TERME «Un risultato oltre ogni aspettativa: se sommiamo le liste di Forza Italia sembra l’epopea di Berlusconi, siamo oltre il 33%. E’ stata una grande intuizione di Occhiuto e di Cannizzaro che hanno scelto di distribuire equamente le forze nelle liste. La Calabria lo è già, ma si conferma un importante laboratorio politico». A dirlo è Emanuele Ionà, vice segretario regionale di Forza Italia e candidato nella lista Occhiuto Presidente, ospite nello Speciale elezioni in onda su L’altro Corriere Tv. L’imprenditore commenta il risultato che vede Roberto Occhiuto imporsi con circa il 57%, secondo dati parziali: «Viene premiato il suo buon governo, l’azione politica di Gianluca Gallo, di Rosario Varì, di un segretario regionale di partito straordinario». Grande successo, come dimostrano i primi dati, della lista di Occhiuto Presidente, che si piazza al momento al secondo posto, anche sopra Fratelli d’Italia, «una grande intuizione di Occhiuto e Cannizzaro». Lavoro e continuità, spiega, perché «non c’è un mese che passi senza attività politica del partito. Noi tutti i giorni cerchiamo di radicare il partito, di raccontare ciò che facciamo in tutta la legislatura. Il lavoro premia e il risultato è questo».
«Tridico un agnello sacrificale»
Sul candidato avversario, Pasquale Tridico, Ionà parla di «agnello sacrificale». «A lui darei poche responsabilità, è stato calato da Bruxelles in una notte d’estate e questa non è una elezione da improvvisare. La lettura era quella di una partita persa e il Pd ha dato loro sfogo dicendo di prendersi la Calabria sapendo della sconfitta. Nessuno dei 5 Stelle si è voluto candidare ed è stato scelto lui». Per Ionà il centrosinistra deve mirare «su un racconto diverso, i soliti temi non li premiano in Calabria e nel resto d’Italia. Lo vediamo con il governo Meloni e Fratelli d’Italia che ha percentuali bulgare quando solitamente durante l’azione di governo il consenso si consuma». «Calare un burocrate dall’alto» è stato deleterio per il centrosinistra, mentre «se fosse stato scelto un sindaco del territorio avrebbero perso comunque, ma con dati diversi». Critico anche sulle posizioni del candidato di centrosinistra prese in campagna elettorale: «Ho assistito al confronto di Unindustria, durante l’intervento di Tridico ho visto una sala di industriali basita di fronte a ciò che aveva in mente, ovvero nulla. Sul ponte abbiamo un’idea abbastanza chiara: la Calabria soffre uno spopolamento importante, per questo per noi è strategico. In 15 minuti di macchina noi imprenditori avremo 4 milioni e mezzo di persone da cui attingere». Per il vicesegretario regionale di Forza Italia è stata una mossa sbagliata «venire di fronte agli industriali e contestare il ponte o parlare del reddito di dignità». Notizie confortanti anche riguardo la sua candidatura: «Ancora la nottata è lunga, ora inizia un’altra partita. Il mio percorso è stato entusiasmante, prima volta per me a fare campagna elettorale con il mio nome. E’ stato bellissimo scoprire scorci di Calabria, sentire storie ed apprezzamenti ad Occhiuto». (redazione@corrierecal.it)
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