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Tridico, Calabria o Bruxelles dopo la sconfitta? «Lo decideremo nelle prossime ore»

Le lacrime di Vittoria Baldino, la telefonata di auguri a Occhiuto («ora risolva i problemi della regione») e la chiamata di Giuseppe Conte

Pubblicato il: 06/10/2025 – 18:09
di Eugenio Furia
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Tridico, Calabria o Bruxelles dopo la sconfitta? «Lo decideremo nelle prossime ore»

RENDE Vittoria Baldino piange. Alle 5 del pomeriggio Pasquale Tridico scende dalla sua stanza d’hotel, accolto da un applauso, e chiudendo i dieci minuti di discorso saluta e ringrazia «amici e militanti che mi hanno sostenuto con spirito di sacrificio. Grazie soprattutto a mio fratello». È qui che scattano le lacrime della pasionaria parlamentare di Paludi, presenza costante del mese e mezzo di campagna elettorale. Poi ci sono le parole del candidato sconfitto, con una pausa finale alla Celentano, dieci secondi che sembrano 100, e un ultimo, sommesso, applauso. La dichiarazione lampo di Tridico – non sono ammesse domande dei giornalisti – lascia aperta l’ipotesi Bruxelles ma non chiude l’opzione Palazzo Campanella: «Di questo parleremo tutti insieme nelle prossime ore» taglia corto l’ex presidente dell’ Inps dopo aver annunciato genericamente, poco prima, che «continueremo a lavorare per il futuro della Calabria». Nella saletta dell’hotel Europa, il candidato di centrosinistra ammette subito la sconfitta: «Ho telefonato a Roberto Occhiuto per complimentarmi con lui. Ora gli spetta risolvere tutti i problemi della Calabria, dalla sanità allo spopolamento che è stato peraltro una delle cause della scarsa affluenza dei calabresi». Poi ripercorre una «battaglia bella ma troppo breve, di certo il centro-sinistra ha dato una risposta vera e unitaria e per questo ringrazio Anna Laura Orrico e Nicola Irto (i due sono presenti ma non rilasciano dichiarazioni, ndr), Bonelli e Fratoianni, la Casa riformista». Solo qualche minuto dopo aggiungerà a questa lista i leader nazionali Giuseppe Conte ed Elly Schlein «dall’inizio al mio fianco, noni ho citato subito perché ho visto qui i rappresentanti regionali dei partiti, non vedo invece Campana e Pignataro (segretari regionali di Verdi e Avs, ndr). Abbiamo raccolto le firme ad agosto per via della scelta opportunistica di Roberto Occhiuto che sperava di trovarci impreparati. La mia è stata una scelta fatta per amore per la mia terra e per spirito di sacrificio». Poi scivola via verso una saletta vetrata dell’albergo per il primo vertice ristretto sul futuro del campo largo calabrese, intanto c’è da ritelefonare a Giuseppe Conte che provava a chiamarlo durante la dichiarazione ai microfoni. (e.furia@corrierecal.it)

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