Cosenza, resta il nodo rinforzi. Intanto la Curva Sud apre a un possibile ritorno al “Marulla”
A breve potrebbe essere ufficializzato Beretta, ma serve di più per competere con le prime della classe. I tifosi: «Contro Guarascio, ma se cambia l’atteggiamento del club potremmo tornare»

COSENZA In attesa dell’ufficialità sull’arrivo di Giacomo Beretta, attaccante svincolato chiamato a dare peso e alternative al reparto offensivo, il Cosenza comincia a preparare la delicata sfida casalinga contro l’Atalanta Under 23 di domenica 12 ottobre. Un test verità per la squadra di Buscè, protagonista fin qui di un avvio di stagione sorprendente. Non tanto per la qualità dell’undici titolare, che resta tra i più competitivi della categoria, quanto per l’atteggiamento, la solidità e una classifica che premia il lavoro, più che i nomi. Ma il rischio è dietro l’angolo: con un organico corto e ricambi ridotti al minimo, soprattutto quando i campi inizieranno a diventare pesanti e le energie verranno meno, la corsa dei rossoblù rischia di rallentare bruscamente. E senza innesti mirati, gli sforzi di Florenzi e compagni potrebbero finire dispersi nel vento gelido dell’inverno.
Il tecnico rossoblù, dal canto suo, continua a lavorare in silenzio, cercando di spremere il massimo da un gruppo che, fin qui, ha dimostrato compattezza e spirito. Ma il confronto con corazzate come Salernitana, Benevento e Catania non ammette errori di programmazione. Servono alternative, servono rinforzi. E servono adesso.
Intanto, sul fronte del tifo organizzato, si registrano segnali contrastanti. Con un comunicato diramato nelle scorse ore, gli ultrà della Curva Sud, pur ribadendo la convinzione che il ciclo del presidente Guarascio sia ormai finito, hanno aperto a un possibile ritorno al sostegno casalingo, qualora si percepisca un cambiamento tangibile nella gestione societaria. Questa la nota degli Ultrà Cosenza 1978 Curva Sud: «Dopo numerosi mesi di dura contestazione nei confronti dell’attuale società da parte del tifo organizzato e di tutto il popolo rossoblù, dopo le ultime vicende relative alla cessione del Cosenza Calcio crediamo sia opportuno ribadire la nostra posizione a riguardo. Siamo ancora convinti che l’attuale presidente Eugenio Guarascio debba passare la mano, ma ci teniamo a precisare che, da ultrà, non ci interessa minimamente l’aspetto relativo alle trattative ed agli iter finanziari riguardanti la cessione della società. Non permetteremo a nessun imprenditore o cordata di imprenditori di strumentalizzare la nostra contestazione. Proviamo disgusto per il circo mediatico che si crea attorno a questi eventi. Se l’attuale società continuerà ad agire in modo scellerato e disastroso sarà ancora duramente contestata. Se, viceversa, si avvertirà un cambiamento torneremo ad incitare, anche nelle partite casalinghe, la nostra squadra con la passione di sempre. Questa regola varrà indipendentemente dal nome del presidente e dei dirigenti. Mai per nessuna dirigenza sempre e solo per il nostro amato Cosenza».
Differente la posizione della Curva Nord: pur riconoscendo i meriti della squadra e di Buscè, i gruppi che la compongono non sembrano intenzionati a tornare allo stadio, nemmeno di fronte a un eventuale cambio di passo del club.
Un clima di sospensione, tra entusiasmo tecnico e diffidenza ambientale, che riflette il momento del calcio cosentino. (f.v.)
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