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Oculistica

Il futuro della salute visiva: eccellenze e nuove frontiere della cura dell’occhio

Celebrato a Lamezia Terme il XXIV Congresso della Società Oftalmologica Calabrese. Presenti i maggiori esperti nazionali

Pubblicato il: 11/10/2025 – 15:54
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Il futuro della salute visiva: eccellenze e nuove frontiere della cura dell’occhio

Il congresso è quello della Società Oftalmologica Calabrese, giunto quest’anno alla ventiquattresima edizione, confermandosi come un vero e proprio punto di riferimento per medici specialisti, ricercatori e professionisti del settore. Molte le sessioni dedicate alla diagnosi, alla terapia e alla gestione delle principali patologie oculari, con l’obiettivo di approfondire – con contenuti scientifici di alto livello – le malattie degenerative della cornea, il glaucoma, la degenerazione maculare legata all’età (AMD), l’edema maculare diabetico, le occlusioni venose retiniche e la degenerazione maculare miopica. Il confronto clinico e formativo, organizzato dal Consiglio Direttivo della Società Oftalmologica Calabrese, ha confermato come la Calabria sia luogo di crescita e di eccellenza anche nella formazione e nella ricerca in campo oftalmologico.
«È un congresso – spiega Alfonso Durante il responsabile scientifico e primario oculistico del P.O. Giovanni Paolo II di Lamezia Terme – che ormai si colloca a pieno titolo tra gli appuntamenti di rilievo nazionale. Abbiamo avuto la possibilità di ospitare i maggiori esperti e opinion leader nelle malattie retiniche, nella chirurgia vitreoretinica così come nella cataratta e nella cornea. D’altro canto, il settore oculistico, o meglio oftalmologico, è quello che ha avuto la maggiore e più significativa evoluzione dal punto di vista tecnologico, diagnostico e terapeutico. L’evoluzione delle indagini strumentali è stata rapida e importante – penso, ad esempio, ai microscopi – e anche sotto il profilo terapeutico possiamo dire che da anni disponiamo di farmaci che ci consentono di curare malattie che fino a dieci o quindici anni fa non era possibile trattare».
Un settore della ricerca, dunque, in piena e costante evoluzione, che motiva ancor di più le giornate di studio, confronto e innovazione, con l’obiettivo di promuovere la diffusione delle migliori pratiche cliniche e di favorire il progresso scientifico al servizio della salute visiva.
«Penso – sottolinea Durante – alle innovazioni chirurgiche, con la tecnologia che nel nostro settore è di fondamentale importanza. Oggi anche in Calabria abbiamo “armi” terapeutiche e chirurgiche che ci consentono di essere al pari con le altre regioni».
Sotto questo profilo, Durante aggiunge anche una valutazione di ordine generale sul sistema sanitario calabrese: «Molte volte, purtroppo, si dà della sanità calabrese un’immagine stereotipata. È ovvio che vi siano delle difficoltà, ma per amore di verità dobbiamo dire che ce ne sono anche nelle altre regioni. Per la mia esperienza, la sanità calabrese – al netto delle condizioni di criticità che pure esistono – è ricca di eccellenze, con medici e operatori sanitari che fanno il loro lavoro e lo fanno bene. Qui, ad esempio, abbiamo avuto per l’ennesima volta l’occasione di un confronto destinato a perfezionare competenze diagnostiche e operative, tenendo bene a mente la necessità di un approccio multidisciplinare che valorizzi costantemente il dialogo tra clinica, ricerca e chirurgia».
Al responsabile scientifico del congresso chiediamo anche una valutazione direttamente riferita all’oggetto di studio – trattamenti e cure in oftalmologia: «Sarò sincero: la natura ha già predisposto, da par suo, la migliore protezione possibile per l’occhio. Si tratta di un organo nobile, infatti si trova riposto in una cavità. Poi è chiaro che ciascuno di noi deve prestare attenzione a ciò che fa. Gran parte degli interventi, alcuni anche molto complessi, che siamo chiamati a eseguire sono dovuti a danni o traumi derivanti da lavori manuali. Non sa quanti occhi vengono rovinati, ad esempio, dall’uso non appropriato di un semplice decespugliatore». (redazione@corrierecal.it)

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