«Centrosinistra senza una chiara visione. SI penalizzata da errori e da qualche disimpegno»
Conferenza stampa del partito componente di Avs. Pignataro: «Pesante l’assenza di Lucano. Tridico buon nome ma serviva un profilo di assalto»

LAMEZIA Terme «La sconfitta del centrosinistra alle Regionali era prevista, ma la portata è stata peggiore delle aspettative e dei sondaggi. Questo risultato è il frutto di diversi fattori, tra cui la mancanza di una visione politica chiara e l’incapacità di contrastare efficacemente la narrazione del centrodestra, costruita in cinque anni e mai davvero contestata, né nelle istituzioni né sul territorio. L’unica vera mobilitazione popolare recente è stata quella di maggio sulla sanità, partita dal basso». Lo ha affermato il segretario regionale di Sinistra Italia, Fernando Pignataro, nel corso di una conferenza stampa convocata a Lamezia Terme per commentare l’esito delle Regionali, che hanno visto la lista di Avs non raggiungere il quorum del 4% necessario per entrare in Consiglio regionale.
«Abbiamo registrato varie criticità»
«C’è rammarico – ha aggiunto Pignataro – per non aver ottenuto quei 1.200 voti in più che avrebbero permesso di portare almeno un rappresentante in Consiglio regionale. Abbiamo registrato varie criticità: l’assenza di Lucano, il disimpegno nelle ultime ore di qualche esponente che doveva fare la differenza, la debolezza in territori come Crotone e un voto sorprendentemente basso a Cosenza. Anche la mancanza di candidati in alcuni territori ha pesato. L’assenza di Lucano ha pesato sicuramente ma probabilmente ha pesato anche quella della Di Cesare che doveva fare tandem con Lucano e alla fine si è concentrata nella campagna elettorale nel territorio che conosceva di più che era quello di Reggio Calabria. Insomma – ha aggiunto il segretario di Sinistra Italiana – fare una campagna elettorale con tre candidati in meno su tutto il territorio è complicato». Pignataro ha comunque sottolineato «lo straordinario risultato di Gianmichele Bosco, lo straordinario risultato di Antonio Lo Schiavo e della provincia di Vibo Valenza nella quale abbiamo addirittura un risultato superiore a quello delle Europee».
La figura di Tridico
Sul candidato presidente, Tridico, sul cui nome Avs è stata l’ultima a dare il via libera, secondo Pignataro «Tridico sarebbe stato un ottimo presidente per competenza e serietà, ma forse non aveva quel profilo “d’assalto” necessario per contrastare l’arroganza del presidente Occhiuto e del centrodestra in questa tornata. Tuttavia, ritengo che nessun candidato avrebbe potuto realmente vincere, vista la situazione di debolezza strutturale del centrosinistra». Per quanto riguarda le liste, per Pignataro «la lista del presidente avrebbe dovuto coinvolgere più sindaci e figure radicate sul territorio. Nonostante ciò, il risultato è un punto di partenza, con Avs che cresce rispetto al passato (dal 1,74% delle Politiche). Il lavoro fatto – ha rilevato il segretario di Sinistra Italiana Calabria – è stato riconosciuto dalla segreteria nazionale, anche se non è stato sufficiente per ottenere rappresentanza».
Pignataro resta in sella
Infine, un passaggio sul ruolo di segretario regionale di Sinistra Italia, che – come anticipato ieri dal Corriere della Calabria – Pignataro continuerà ad esercitare: «Io da buon militante mi assumo sempre la responsabilità di un risultato che comunque non è né un flop né un disastro. Mi sono presentato alla segretaria nazionale dando il mandato a loro ed è stato un mandato riconfermato per la piena fiducia e per un giudizio fortemente positivo sul lavoro che abbiamo svolto di radicamento. Un lavoro – ha concluso Pignataro – che non è bastato: se avessimo superato una sola delle criticità, noi oggi staremmo a discutere in modo diverso con un consigliere regionale e con un partito che l’opposizione l’avrebbe fatta per davvero». Alla conferenza stampa hanno presenziato il coordinatore della segreteria regionale di Si, Francesco Tallarico, che ha lanciato la proposta di un tavolo regionale permanente del centrosinistra, la componente della segreteria regionale Giulia Grandinetti, e poi alcuni candidati alle Regionali come Gianmichele Bosco, Sergio Genco e Walter Nocito. Invece non c’era un’altra candidata, Maria Pia Funaro, tra le dirigenti di spicco di Si Calabria, che però è stata fortemente “penalizzata” in fase di composizione delle liste per le scelte di partito al punto da farsi inserire in coda alla lista nella circoscrizione nord. (a. c.)
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