Catanzaro, quartiere Aranceto senz’acqua, Veraldi: «Situazione inaccettabile»
Il consigliere comunale di Azione chiede spiegazioni al Comune e la convocazione urgente di un’assemblea pubblica con Sorical e dirigenti

CATANZARO Mattinata di disagi per i residenti del quartiere Aranceto, rimasti improvvisamente senz’acqua e senza alcun preavviso. A denunciare la gravità della situazione è il consigliere comunale di Azione, Stefano Veraldi, che in una nota accusa l’amministrazione comunale di scarsa trasparenza e cattiva gestione.
«Ebbene, senza alcun avviso, i residenti del quartiere Aranceto si ritrovano da questa mattina, all’improvviso senza acqua. Cittadini esasperati dal non poter nemmeno fare una doccia o le faccende di casa dopo una settimana di lavoro» – scrive Veraldi.
Il consigliere punta il dito contro gli uffici comunali competenti, in particolare contro il dirigente preposto alla gestione dell’acquedotto, che – a suo dire – avrebbe dovuto interfacciarsi tempestivamente con Sorical, anziché scaricare la colpa unicamente sull’azienda di distribuzione idrica.
«La gestione dell’ufficio acquedotto è un colabrodo peggio delle condotte idriche del capoluogo. Una sciatteria che la città non può permettersi!» – tuona Veraldi.
Alla luce di quanto accaduto, il consigliere chiede la convocazione urgente di un Consiglio comunale straordinario.
«Per affrontare seriamente quella che si sta trasformando in una vera e propria crisi idrica, con ingenti danni alle famiglie, alle attività commerciali e, cosa ancor più grave, alle attività sanitarie, ribadisco la richiesta al presidente del Consiglio Gianmichele Bosco di procedere con la convocazione di una seduta straordinaria in cui l’amministrazione informi la cittadinanza sulle iniziative che intende intraprendere».
Veraldi propone inoltre che al Consiglio partecipino i vertici di Sorical e i dirigenti comunali responsabili del servizio, così da chiarire cosa si stia facendo in merito alle risorse Pnrr per gli acquedotti, alla costruzione di nuovi serbatoi, all’interconnessione delle reti esistenti e alla tanto annunciata “digitalizzazione dell’acqua”, già attuata in altre città italiane tramite l’uso di sensori e analisi dati.
«Tutte promesse – conclude Veraldi – contenute nelle linee programmatiche di mandato del sindaco Fiorita».
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