«Vivo nell’incubo da due anni»: la denuncia della sindaca di Gioia Tauro vittima di stalking
L’incubo della sindaca Scarcella tra persecuzioni e paura: «Il mio stalker è libero di entrare in Comune, lo Stato dov’è?»

Si dice esasperata e spaventata la sindaca di Gioia Tauro, Stefania Scarcella, che alla Rai ha raccontato il clima di paura e isolamento in cui è costretta a vivere da tempo. «Da circa due anni – ha spiegato – sono vittima di una forma ossessiva di stalking, che si manifesta sui social ma anche nella vita reale. Ho subito attacchi personali pesantissimi. C’è stato perfino un decreto penale di condanna e un ammonimento del questore di Reggio Calabria, rimasto però senza effetti: il mio persecutore non lo ha mai rispettato». Scarcella denuncia una situazione ormai insostenibile: «Quest’uomo si aggira liberamente negli uffici comunali, entra senza registrarsi. È una situazione paradossale. Le minacce sono pubbliche, visibili a tutti sui social, e non si è fermato nemmeno davanti ai cittadini che hanno provato a difendermi, contattandoli in privato per intimidirli».
La sindaca racconta di aver già sporto dodici denunce: «Cos’altro devo aspettare? La Polizia e il questore hanno fatto tutto ciò che era possibile, ma non è stato attivato il codice rosso. E allora mi chiedo: se non viene tutelato un sindaco, che speranze restano alle altre donne?». Il primo cittadino di Gioia Tauro si dice preoccupata soprattutto per la sua famiglia, che sta subendo le conseguenze di questa vicenda. «Tutto è cominciato dopo la mia elezione, ma ormai l’ossessione di quest’uomo è diventata personale, violenta. Millanta protezioni in Procura e questo è un insulto alle istituzioni. Io continuo ad avere fiducia nello Stato – aggiunge – ma serve un’attenzione diversa da parte delle Procure. Non chiedo la scorta, chiedo solo di poter vivere con dignità».