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Abusi sessuali e violenze sulla compagna davanti ai figli minori, arrestato a Vibo

La vicenda nasce dalla denuncia della donna lo scorso luglio, L’uomo, portato in carcere, aveva dato in escandescenza. I primi episodi già nel 2021

Pubblicato il: 22/10/2025 – 12:57
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Abusi sessuali e violenze sulla compagna davanti ai figli minori, arrestato a Vibo

VIBO VALENTIA Nel pomeriggio di ieri, 21 ottobre, gli agenti della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile di Vibo Valentia con il personale della Sezione di polizia giudiziaria-aliquota Polizia di Stato presso la Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un uomo di nazionalità marocchina, indagato per i reati di violenza sessuale aggrava, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate ed estorsione aggravata, commessi ai danni della compagna convivente.
La vicenda nasce dall’intervento effettuato dagli agenti nello scorso mese di luglio nell’abitazione della donna, la quale aveva contattato il 112 NUE riportando di aver avuto una lite con il proprio compagno. Nella circostanza, la vittima aveva dichiarato agli agenti intervenuti che il compagno, in evidente stato di alterazione dovuto all’abuso di sostanze alcoliche e al cospetto dei due figli minori, al fine di avere un rapporto sessuale, l’aveva afferrata per il collo, causandole un forte dolore, motivo per il quale si era allontanata dall’abitazione per chiamare i soccorsi.
Dopo le prime fasi dell’intervento, la vittima era stata accompagnata in ospedale per le cure del caso ed era stata successivamente collocata in una casa protetta con i suoi figli minori; l’uomo, invece, era stato accompagnato negli Uffici della Questura ai fini dell’identificazione, occasione in cui aveva dato in escandescenza, minacciando e spintonando gli operatori. 
Le conseguenti attività d’indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia hanno consentito di accertare come l’uomo non fosse nuovo a comportamenti del genere ed infatti già nel 2021 la donna lo aveva denunciato per maltrattamenti e violenza sessuale ed era stata collocata in una struttura protetta con il figlio. Dopo circa otto mesi di permanenza nella struttura la donna aveva deciso di ritornare a vivere nella propria abitazione con il compagno nella speranza, rivelatasi vana, che l’uomo si fosse ravveduto. Quest’ultimo aveva, infatti, iniziato nuovamente ad assumere condotte gravemente violente e vessatorie nei suoi confronti, consistite in ingiurie quotidiane, imposizioni sull’abbigliamento e limitazioni della liberà di comunicazione e di frequentazione di persone al di fuori delle mura domestiche.
Inoltre, è emerso come, con cadenza quasi quotidiana, l’uomo l’avesse costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà, arrivando a minacciarla di non firmare i documenti per ottenere i passaporti per i figli o per il matrimonio. Infine, è stato accertato come l’indagato l’avesse costretta, mediante reiterate e continue minacce, a consegnargli tutti i soldi che guadagnava con il proprio lavoro, che poi utilizzava per scopi personali, non provvedendo alle esigenze familiari.
I gravi indizi di colpevolezza acquisiti nei confronti dell’indagato in relazione ai reati contestatigli hanno consentito al pm titolare delle indagini di richiedere e ottenere dal gip la misura cautelare della custodia in carcere, ritenuto l’unico strumento idoneo e necessario ad impedire la prosecuzione delle condotte criminose.
Al termine delle formalità di rito l’uomo è stato portato nel carcere di Vibo Valentia a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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