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operazione Karonte

Crotone, arrestato latitante responsabile di un’organizzazione dedita alla tratta di esseri umani

L’uomo, rintracciato negli Emirati Arabi Uniti, è stato estradato in Italia. Il plauso della sottosegretaria Wanda Ferro

Pubblicato il: 23/10/2025 – 8:53
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Crotone, arrestato latitante responsabile di un’organizzazione dedita alla tratta di esseri umani

CROTONE I poliziotti della Questura di Crotone, del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e dell’Ufficio Polizia di Frontiera Scalo Aereo di Fiumicino, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere a carico di un soggetto iracheno indagato di essere il promotore e vertice di una cellula turca dell’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al riciclaggio del denaro.
Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro a seguito di un’articolata attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone e del Servizio Centrale Operativo, nell’ambito della operazione denominata “Karonte”, indagine che portò all’arresto di 29 persone indiziate di appartenere ad una associazione transnazionale che avrebbe favorito l’immigrazione clandestina dalla Turchia alle coste calabresi e siciliane, nonché il riciclaggio dei guadagni della stessa attività illecita.
L’uomo, sfuggito durante l’operazione, è stato rintracciato negli Emirati Arabi Uniti ed è stato estradato in Italia grazie alla collaborazione del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia, con le autorità locali.
Nello specifico, le investigazioni hanno consentito di delineare – nella fase delle indagini preliminari e che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa – il ruolo dell’arrestato, quale promotore e con ruolo apicale dell’organizzazione con il compito di gestire il flusso di denaro provento delle attività delittuose per il tramite di varie agenzie con sede in Turchia, movimentando il denaro mediante il sistema Money Transfer e Hawala.
Il soggetto, destinatario di misura carceraria, infatti, è stato riconosciuto da molti migranti e ritenuto uomo di potere, titolare delle agenzie di viaggio presso cui venivano effettuati i pagamenti per effettuare le traversate illegali e raggiungere lo Stato Italiano.
Nelle prossime giornate sarà messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per rispondere dei reati ascritti. Attualmente il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari.

Il commento di Wanda Ferro

«L’arresto nell’ambito dell’operazione ‘Karonte’ di un latitante iracheno, considerato a capo di una cellula criminale turca dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, rappresenta un importante colpo messo a segno dai poliziotti della Questura di Crotone, del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e della Polaria di Fiumicino. Dalle attività di indagine è emerso il ruolo dell’uomo, titolare e gestore dei flussi di denaro delle agenzie di viaggio presso cui venivano effettuati i pagamenti per effettuare le traversate illegali verso l’Italia. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e resa possibile anche grazie alla preziosa cooperazione con le autorità degli Emirati Arabi Uniti, dimostra quanto sia fondamentale l’impegno congiunto tra le forze di polizia dei diversi Paesi nel contrasto a fenomeni criminali transnazionali come il traffico di esseri umani. Un business odioso, dietro il quale si muovono pericolose organizzazioni che movimentano e riciclano enormi quantità di denaro, lucrando sulla disperazione di migliaia di persone. Il Governo Meloni è impegnato con fermezza a smantellare le reti criminali che operano lungo tutta la filiera migratoria, dall’organizzazione delle traversate allo smistamento, fino allo sfruttamento e al caporalato». E’ quanto afferma l’on. Wanda Ferro (FDI), sottosegretario all’Interno.

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