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“Aemilia 220”

Docufilm sulla ’ndrangheta, chiesto risarcimento da 250 mila euro alla Rai

L’avvocato Pagliani: «Narrazione faziosa»

Pubblicato il: 23/10/2025 – 22:52
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Docufilm sulla ’ndrangheta, chiesto risarcimento da 250 mila euro alla Rai

REGGIO EMILIA L’avvocato reggiano Giuseppe Pagliani ha inviato una diffida e chiesto un risarcimento di 250.000 euro alla Rai e alla società produttrice Fidelio Srl per la presunta «diffamazione» che, a suo dire avrebbe subito dal documentario “Aemilia 220”, trasmesso da Rai Due in prima serata il 25 maggio scorso. Pagliani denuncia in particolare “il tentativo di realizzare una narrazione volgarmente faziosa” delle vicende che hanno portato al maxi processo contro la ‘ndrangheta reggiana (iniziato in aula a marzo del 2016), senza dare il giusto spazio alla sua piena innocenza, «relegata in modo del tutto marginale a un riferimento nei titoli di coda». Per questi motivi, Pagliani chiede che il docufilm sia rimosso dalla piattaforma on demand della Rai e «da ogni archivio digitale o servizio di streaming», salvo «integrale rettifica dei contenuti e adeguata evidenziazione dell’assoluzione». Per il legale, infatti, «non può passare inosservato l’attacco ignobile e pubblico a una persona manifestamente innocente e risarcito dallo Stato per l’ingiustizia subita». E ancora: «Il tentativo di realizzare una narrazione così volgarmente faziosa non poteva essere da me e da noi tollerata. Pertanto abbiamo deciso di agire in giudizio per riportare la verità materiale e giudiziale al proprio posto”. Insomma, “le associazioni criminose di qualsiasi genere e origine- conclude Pagliani in una nota- vanno colpite in modo incondizionato a ogni livello. Ma non si possono coinvolgere e trascinare in indagini mastodontiche persone risaputamente perbene e risultate poi palesemente innocenti nell’intero percorso processuale durato sette anni e mezzo». (Dire)

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