Diabete e obesità, un corso itinerante per superare i tabù su sessualità e disagio
La Società mette in campo gli psicologi per fornire supporto a specialisti e professionisti nella cura del paziente

VIBO VALENTIA La Società italiana metabolismo, diabete e obesità lancia il primo corso itinerante nazionale che insegna a medici, infermieri e psicologi come affrontare l’impatto emotivo e sessuale delle patologie metaboliche. L’annuncio è arrivato durante il XXIV Congresso nazionale in corso a Vibo Valentia. L’obiettivo è quello di fornire supporto a specialisti e professionisti nell’affrontare il tema della sessualità e il disagio che spesso accompagna i pazienti affetti da diabete e disabilità. Dopo la prima tappa pugliese, il corso toccherà Napoli, Roma e Lombardia.

L’importanza di parlare della sessualità
«Molti pazienti diabetici sperimentano disfunzione erettile, calo della libido e un forte senso di disagio psicologico», spiega la dottoressa Concetta Mezzatesta, psicologa Simdo e coordinatrice del progetto insieme alla dottoressa Maria Antonietta Taras. «In realtà questi problemi possono essere facilmente risolvibili se lo specialista interviene, ma che troppo spesso vengono ignorati». Il corso nasce proprio per colmare questo vuoto: «Controllare peso e glicemia non basta, bisogna occuparsi della persona intera. In quanto malattie croniche, le patologie metaboliche influenzano ogni ambito della vita e la sessualità è parte integrante del benessere», prosegue Mezzatesta. Come sottolinea la dottoressa Taras del resto, «l’iniziativa aiuta i medici ad acquisire un approccio professionale ma soprattutto umano, verso dei pazienti che a volte sono emotivamente sfiancati da queste malattie». «Il Presidente attuale, Giancarlo Tonolo, ha fortemente voluto che il gruppo degli psicologi SIMDO girasse per l’Italia con questo corso», racconta la dottoressa Mezzatesta. «La grande innovazione è il focus sulla sessualità: come i pazienti la vivono, o come a volte questo aspetto viene a mancare. Spieghiamo cosa accade nel loro corpo, quali interventi sono possibili e quando rivolgersi a un sessuologo».

Il corso
Il corso Simdo è unico nel suo genere: si parte dalle basi mediche (cos’è il diabete, quali tipi esistono, quali farmaci e tecnologie si usano), per passare all’impatto psicologico e alle comorbidità psichiatriche che spesso accompagnano le malattie metaboliche, e arrivare al cuore del problema: la vita intima che cambia, il corpo che non risponde come prima, la vergogna di parlarne. Dopo la prima tappa pugliese, ora il corso si prepara a raggiungere le principali città italiane: Napoli, Roma e Lombardia sono già in calendario. L’obiettivo è formare centinaia di medici di medicina generale, infermieri, psicologi e specialisti, dotandosi degli strumenti per trasformare il disagio indicibile in problema che, se affrontato nel modo corretto, può essere risolto. «Vogliamo creare professionisti che sappiano riconoscere i segnali, fare le domande giuste, offrire soluzioni concrete», sottolinea la dottoressa Taras.
Andare oltre lo stigma
La sfida della Simdo è abbattere lo stigma che circonda le patologie metaboliche. Un primo passo è stato ottenuto come riconoscimento dell’obesità come malattia cronica (Legge Pella, ottobre 2025), la Società punta ora a una medicina che guardi alla persona nella sua interezza: corpo, mente e vita relazionale. Dal 1990, SIMDO riunisce diabetologi, endocrinologi, psicologi, infermieri e nutrizionisti. Con questo corso itinerante, la Società ribadisce che prendersi cura delle persone significa parlare anche di ciò che fa più paura: la propria intimità.
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