Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 15:03
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Dopo il flop elettorale

Calabria, la valigia di Tridico e i flop del campo larghissimo

L’ex presidente dell’Inps lascia un’opposizione senza bussola e un’alleanza ancora alla ricerca di identità e radicamento sul territorio

Pubblicato il: 30/10/2025 – 13:35
di Clemente Angotti
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Calabria, la valigia di Tridico e i flop del campo larghissimo

Le valigie sono già pronte da tempo e, anzi, secondo qualcuno, non sarebbero state persino mai disfatte. Sulla decisione di Pasquale Tridico di raggiungere la famiglia in quel di Bruxelles da dove, ha comunque assicurato dopo la breve rentrée calabrese, continuerà ad impegnarsi per la terra delle origini, non paiono infatti esserci dubbi. L’ex presidente dell’Inps, padre del reddito di cittadinanza, personalità di rilievo dei pentastellati e governatore mancato del campo larghissimo costruito in quattro e quattr’otto nel bel mezzo dell’estate rivelerà, come ha annunciato, i suoi propositi, peraltro spoilerati ampiamente da esponenti della sua coalizione, nella seduta di insediamento del nuovo Consiglio regionale.
Tutti nello schieramento che lo ha sostenuto nella contesa impari contro Roberto Occhiuto, appena proclamato in Corte d’Appello a Catanzaro e rinominato commissario ad acta per la sanità, si sono profusi e continuano a farlo, come è anche giusto che sia, in riconoscimenti e attestati verso il professore universitario prestato alla politica che, diciamo la verità viste le condizioni date e i tempi strettissimi della campagna elettorale balneare, ha sostanzialmente offerto il petto ad una cocente sconfitta. Sconfitta che nessuno tra i maggiorenti del centrosinistra, in primis quelli del Pd, si sono mostrati disponibili ad intestarsi.
Archiviati ormai da settimane toni e picchi polemici propri della campagna elettorale, e tenendo conto che comunque all’economista e docente dell’Università Roma Tre era stata riconosciuta da tutti gli alleati la capacità di federare un centrosinistra alle prese con evidenti difficoltà, c’è ora da ragionare su ruolo e presenza di un’opposizione che, in procinto di perdere l’uomo in grado di rappresentarla appieno (Tridico appunto), appare allo stato tutta da costruire. Non solo all’interno del nucleo di eletti che entreranno a fare parte dell’emiciclo di Palazzo Campanella ma anche, e l’impresa appare di sicuro più dura e difficile, nel contesto dei partiti della coalizione uscita sconfitta, Pd in primis ma la riflessione non esclude il Movimento cinquestelle che al di là delle velleità del leader nazionale Giuseppe Conte, ha ancora una volta in Calabria ma non solo mostrato i propri limiti in materia di scarsa capacità di radicarsi sui territori con conseguente scarsa possibilità di incidere in termini di consenso.
In questo contesto poi a pagare lo scotto maggiore di una strategia che non si è rivelata vincente è stata in particolare Alleanza Verdi Sinistra, la cui lista è rimasta letteralmente a bocca asciutta a differenza di un trend nazionale che l’ha vista, anche di recente in analoghe competizioni elettorali, ottenere buoni risultati. La formazione della sinistra più estrema sarà anche uscita penalizzata per l’esclusione di un suo elemento di punta (Mimmo Lucano, europarlamentare e sindaco di Riace, cittadina dove peraltro il sindaco paladino dei migranti ha subito una sonora sconfitta ad opera del centrodestra), ma in ogni caso ha mancato il quorum ed è rimasta fuori da Palazzo Campanella.
Al di là delle recriminazioni e di alcune sparute posizioni critiche manifestate da esponenti di rilievo già all’indomani della due giorni elettorale, per l’aggregazione che a livello nazionale fa capo a Bonelli e Fratoianni rimane forse il rammarico per la scarsa convinzione con cui si è puntato su un proprio candidato presidente, quel Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano, popolosa città dello Ionio cosentino dove non più tardi di un anno e mezzo fa l’attuale primo cittadino ha conseguito un importante risultato elettorale. Quello di Stasi, personalità battagliera e per certi versi nuova da spendere nell’agone politico regionale, era uno dei nomi che circolavano tra quelli inseriti nel novero dei candidati papabili dei partiti del centrosinistra. E sul suo nome, mai troppo convintamente ad avviso di molti, si erano concentrate i desiderata di un’investitura, come abbiamo potuto constatare, mai andata in porto. (redazione@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato  

Argomenti
Categorie collegate

x

x