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Ranuccio: «Deleghe spezzettate e territori non rappresentati»

Il consigliere regionale del Pd: «Intere aree della regione, a partire da Crotone, Vibo Valentia, la Piana e la città di Reggio Calabria, restano senza una presenza diretta in giunta»

Pubblicato il: 03/11/2025 – 21:52
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Ranuccio: «Deleghe spezzettate e territori non rappresentati»

REGGIO CALABRIA «Oggi il presidente Roberto Occhiuto ha annunciato la composizione della nuova giunta regionale. Prendiamo atto delle nomine e auguriamo buon lavoro agli assessori designati, nella certezza che la Calabria meriti serietà, visione e competenza. Non partiamo da pregiudizi: giudicheremo sulla base dei provvedimenti e dei risultati. Tuttavia, alcune scelte richiedono chiarezza pubblica e meritano osservazioni nel merito». È quanto afferma Giuseppe Ranuccio, consigliere Regionale Pd.
«Da una prima lettura – aggiunge – emerge una significativa concentrazione di deleghe strategiche e leve finanziarie nell’orbita del presidente e di Forza Italia. È un assetto che impone trasparenza e responsabilità rafforzate, perché centralizzare potere significa assumersi tutto il peso delle decisioni.
Inoltre, la frammentazione di funzioni come promozione, turismo e internazionalizzazione solleva interrogativi sulla governance di strumenti delicati, inclusa la Film Commission: la Calabria non può permettersi competenze incerte, sovrapposizioni e rallentamenti. Altro punto decisivo – continua Ranuccio – riguarda la rappresentanza territoriale. Intere aree della regione, a partire da Crotone, Vibo Valentia, la Piana e la città di Reggio Calabria, restano senza una presenza diretta in giunta. Non è questione di bandierine: è rispetto verso comunità che non possono sentirsi di serie B e che meritano pari ascolto e pari peso istituzionale. In campagna elettorale qualcuno prendeva in giro Tridico per la “gaffe” sulle province. Oggi, però, con la nomina della giunta si fa peggio: Crotone e Vibo non sono ignorate a parole, ma nei fatti. A questo si aggiunge la necessità di definire con chiarezza il futuro istituzionale della Calabria».
«Sembra che la priorità – evidenzia il consigliere regionale – sia aggiungere posti in giunta, mentre ad esempio il trasferimento delle funzioni alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, chiesto da anni dai territori, continua a rimanere al palo. Un’area che rappresenta oltre mezzo milione di persone non può restare ai margini. Infine, una considerazione sulla linea politica: la Calabria ha già pagato abbastanza logiche di amichettismo, tanto care alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e, a quanto pare, riprese anche qui. La nostra regione non ha bisogno di fedeltà personali, ma di competenza, apertura e responsabilità. Dai banchi dell’opposizione eserciteremo vigilanza rigorosa e costruttiva. Saremo i primi a riconoscere risultati utili ai cittadini e ai territori; allo stesso tempo, denunceremo con fermezza sprechi, favoritismi o decisioni che penalizzino parti della regione. La Calabria non ha bisogno di cerchi chiusi. Ha bisogno di istituzioni capaci, trasparenti e coraggiose. Noi saremo lì – conclude – a difesa dei calabresi e del loro diritto a una regione moderna e giusta».

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