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In tanti in piazza a Cosenza per gli screening cardiologici: Curcio: «La prevenzione salva vite» – VIDEO

Il professor Curcio al Corriere della Calabria: «Ridurre sedentarietà, mangiare meglio, non fumare e controllarsi spesso: così si prevengono le malattie cardiovascolari»

Pubblicato il: 15/11/2025 – 11:01
di Francesco Veltri
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In tanti in piazza a Cosenza per gli screening cardiologici: Curcio: «La prevenzione salva vite» – VIDEO

COSENZA Controlli gratuiti, elettrocardiogrammi, valutazione del colesterolo e del rischio coronarico, consulenze personalizzate sui principali fattori di rischio cardiovascolare. È approdata questa mattina in piazza dei Bruzi, a Cosenza, la carovana delle Giornate della Prevenzione Cardiologica, l’iniziativa promossa da Italiana Congressi e Formazione con l’obiettivo di diffondere consapevolezza sull’importanza della salute del cuore.
Dalle 9:30 alle 13:30, due ambulatori mobili hanno accolto cittadini di ogni età, offrendo un’occasione concreta di informazione e prevenzione. Presenti cardiologi, infermieri specializzati, farmacisti dell’Associazione Nazionale Farmacisti Volontari in Protezione Civile e il professor Antonio Curcio, docente di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare all’Università della Calabria e direttore della Uoc di Cardiologia dell’Ospedale Annunziata.
«In Italia la mortalità per malattie cardiovascolari è molto alta: ogni anno si stima che siano oltre 200mila le vittime di patologie cardiache – ha dichiarato il professor Curcio al Corriere della CalabriaLa prevenzione è lo strumento più efficace per contenere il fenomeno e attenuare l’impatto sul sistema sanitario e sulla società. Oggi siamo noi ad andare incontro ai cittadini, offriamo ascolto e assistenza, con l’obiettivo di coinvolgere un ampio pubblico, permettendo a ciascuno di valutare il proprio stato di salute, riconoscere tempestivamente i fattori di rischio, ricevere consigli pratici e imparare a prevenire le malattie cardiovascolari».

Curcio: «Portiamo la cardiologia in mezzo alla città»

«È un momento importante quello di oggi – ha affermato Curcio – perché avviciniamo la cardiologia ancora di più al territorio. Ogni giorno all’ospedale Annunziata offriamo risposte ai pazienti affetti da malattie cardiovascolari, ma con questa iniziativa, insieme al direttore generale dottor De Salazar, abbiamo pensato di entrare in modo capillare nella città. Eseguiamo il dosaggio della glicemia, del colesterolo, la misurazione della pressione e soprattutto l’elettrocardiogramma, un esame non invasivo e riproducibile che può darci informazioni su molte malattie cardiovascolari».

Fattori di rischio: il «killer silenzioso» è l’ipertensione

Alla domanda sui principali fattori di rischio riscontrati nei pazienti, Curcio ha spiegato che «sono quelli riconosciuti in tutti i Paesi industrializzati e rendono le malattie cardiovascolari il killer numero uno. Il principale fattore di rischio è l’ipertensione arteriosa, seguita dalla dislipidemia e dal diabete. Oggi queste condizioni vengono valutate in setting sempre più specifici della cardiologia, in un ambito chiamato cardo–metabolismo. Con i nostri ambulatori cerchiamo di osservare come questi fattori impattino sul metabolismo e quindi, indirettamente, sul cuore».

Stili di vita e prevenzione: la prima “terapia”

«La prevenzione è importantissima – ha ribadito Curcio – perché oltre alle terapie aggiornate secondo le linee guida e alle terapie innovative che i pazienti trovano all’Annunziata, esistono strategie preventive fondamentali. Bisogna ridurre la sedentarietà, avere un’attività fisica regolare, controllare pressione, colesterolo e glicemia, anche attraverso il medico di famiglia o prenotando gli ambulatori dell’Annunziata. Occorre inoltre adottare un’alimentazione bilanciata, ricca di frutta, verdura e pesce, e limitare la carne rossa. Anche la qualità del sonno e il corretto riposo incidono in modo significativo sulla salute del cuore».

I sintomi da non sottovalutare

Curcio ha richiamato l’attenzione anche su segnali troppo spesso ignorati: «Nonostante tutto, ancora si sottovaluta l’impatto del fumo, che va abolito completamente, sia attivo che passivo. Tra i sintomi che richiedono attenzione ci sono il dolore toracico – quella sensazione di pressione o costrizione al torace – che necessita di una valutazione cardiologica. Anche le alterazioni del battito, come palpitazioni o cardiopalmo, e i capogiri devono allertare. Se poi al capogiro si associa la perdita di coscienza, quindi la sincope, occorre intervenire tempestivamente». (f.veltri@corrierecal.it)

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