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lotta alla ‘ndrangheta

Curcio: «A Lamezia in 8 anni denunce pari a 0. Contro l’usura è fondamentale la collaborazione di tutti»

Il procuratore di Catanzaro alla firma del protocollo in Prefettura. «Solo attraverso la sinergia si può moltiplicare il sistema di prevenzione»

Pubblicato il: 28/11/2025 – 19:01
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Curcio: «A Lamezia in 8 anni denunce pari a 0. Contro l’usura è fondamentale la collaborazione di tutti»

CATANZARO «Soltanto attraverso una sinergia e una stretta cooperazione tra istituzioni e associazioni si può arrivare a moltiplicare il sistema di prevenzione». Lo ha detto il procuratore di Catanzaro, Salvatore Curcio, intervenendo alla firma del protocollo di intesa interistituzionale anti-usura e antiracket nella Prefettura di Catanzaro.

«In otto anni zero denunce a Lamezia»

Curcio ha portato la sua esperienza personale per far capire «quanto sia assolutamente attuale la problematica», ricordando che «quando 30 anni fa ho iniziato nella Direzione distrettuale antimafia il primo processo che mi venne assegnato fu un processo particolarissimo davanti al Tribunale di Lamezia Terme, processo che riguardava un episodio di usura piuttosto pesante, consumato dalla cosca allora egemone, Giampà.  Sono tornato 30 anni dopo a Lamezia e, sapendo che l’usura è uno dei reati maggiormente rilevati sul territorio, ho sempre voluto tenere sotto costante osservazione il dato statistico relativo alle denunce per usura a Lamezia Terme e nel circondario. Ebbene, tralasciate alcune ipotesi di usura bancarie che venivano denunciate, la denuncia per usura tra virgolette “classica” erano pari a 0. In 8 anni come procura di Lamezia siamo riusciti a imbastire due soli processi per usura di un certo tipo. Ecco: questo – ha proseguito il procuratore Curcio – è l’indice rilevatore della situazione. È un reato che viene posto in essere quantomeno con la compiacenza e l’autorizzazione silente delle cosche egemoni in una determinata area geografica ed è uno dei reati spia per poi sfociare in attività investigative di maggiore rilevo per poi sfociare in attività investigative sui reati di mafia.

«Cooperazione fondamentale»

Per Curcio in conclusione «la sinergia e la cooperazione tra tutti noi è fondamentale, non solo per tentare a scardinare un certo tipo di mentalità, ma soprattutto per restituire ai cittadini e agli imprenditori, alcune certezze che tali non sono: la certezza che lo Stato c’è, la certezza che le leggi ci sono, la certezza che denunciare e collaborare con le autorità e con le istituzioni dello Stato non è un’operazione a perdere. Se noi riusciamo a riacquistare la fiducia dei cittadini, sono certo che quel rilevamento statistico pari a 0 si trasformerà in qualcosa di diverso». (a. c.)

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