Molotov al Comune di Gioia Tauro, Scarcella si rivolge a Piantedosi: «Serve un segnale forte da parte dello Stato»
Il sindaco scrive al Ministro degli Interni: «Clima diventato ormai intollerabile». Convocato un consiglio comunale aperto

Il sindaco di Gioia Tauro Simona Scarcella ha scritto una lettera indirizzata al Ministro degli Interi Matteo Piantedosi, dopo l’attentato subito al Comune ieri. Un uomo, successivamente fermato, ha lanciato una bomba molotov all’interno del palazzo municipale, senza conseguenze gravi. Il primo cittadino esprime «estrema preoccupazione per un evento che ha gravemente turbato l’ordine pubblico e la sicurezza della comunità». «Nella giornata di ieri – scrive – un uomo, a volto scoperto, si è introdotto presso gli uffici comunali durante l’ordinario orario di lavoro e, con un ordigno realizzato con materiale infiammabile, ha generato un incendio incurante della presenza in loco dei dipendenti in servizio. Solo il coraggio di un impiegato comunale, che ha prontamente sedato le fiamme imbracciando un estintore, ha evitato uno strage». Il sindaco, insieme al Presidente del Consiglio hanno convocato un Consiglio comunale aperto invitando istituzioni, associazioni e cittadini.
«Clima intollerabile»
«Questo episodio – continua Scarcella – va collocato in un crescente clima di istigazione all’odio nei confronti delle Istituzioni operato, soprattutto a mezzo social, da un gruppo di soggetti che anche ieri non hanno disdegnato di manifestare pubblicamente soddisfazione per il fatto che una molotov fosse stata gettata contro gli uffici comunali, definendo l’occorso “una bella notizia”! La violenza non può mai essere tollerata e tantomeno giustificata. Nel mio ruolo istituzionale ho sporto innumerevoli denunce che hanno avuto come seguito l’adozione di provvedimenti da parte delle Forze dell’Ordine, sempre al fianco dell’Amministrazione Comunale e attente alle nostre esigenze di tutela, ed alle quali va il mio sincero ringraziamento e la mia incondizionata stima. È evidente che il clima di propensione all’attacco nei confronti dell’Istituzione Comunale è divenuto ormai intollerabile, soprattutto in un territorio come quello di Gioia Tauro, pervaso da una storia di criminalità organizzata, anche di stampo mafioso, che è tristemente nota e che non può essere trascurata».
«Serve un segnale forte dallo Stato»
«La mia amministrazione – continua – si è sempre distinta per la determinazione e il coraggio nel contrasto di ogni forma di criminalità, ma anche di violazione delle regole. Abbiamo lavorato con tenacia e convinzione per ripristinare quelli che sono i rapporti di diritto e di dovere che regolano le ordinarie interlocuzioni tra le Istituzioni e i cittadini, ma soprattutto abbiamo voluto con il nostro esempio testimoniare che anche nella nostra amata terra di Calabria ci può essere la speranza per un cambiamento reale, e non soltanto propagandistico. I fatti di ieri, uniti agli altri attacchi subiti dal sindaco – financo sino a queste ultime ore – e che hanno richiesto l’intervento delle Autorità di Pubblica Sicurezza, denotano una situazione che richiede la massima attenzione da parte del Ministero degli Interni. Non è solo Gioia Tauro, ma è tutta la Calabria che chiede un segnale forte da parte delle Istituzioni Statali affinché i nostri territori possano definitivamente voltare pagina rispetto ad un passato fatto di criminalità e di disprezzo nei confronti della legge».
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