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CONSUMI CULTURALI

PTU, la terza rinascita: dopo 6 anni riapre un teatro nell’area urbana di Cosenza

Da stasera nel “Piccolo” dell’ateneo di Rende la rassegna DramaFest: si parte con Carrozzeria Orfeo. Tre giorni sulla nuova drammaturgia

Pubblicato il: 02/12/2025 – 18:04
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PTU, la terza rinascita: dopo 6 anni riapre un teatro nell’area urbana di Cosenza

RENDE Nell’asfittico panorama dei consumi culturali della (fu) Atene delle Calabrie – teatri agonizzanti e strutture dismesse – è una notizia la riapertura, dopo 6 anni a luci spente, del Piccolo Teatro Unical. Parte oggi, infatti, il DramaFest – Festival della nuova drammaturgia diretto da Max Mazzotta: il sipario si alzerà stasera alle 21 con lo spettacolo “Misurare il salto delle rane” di Carrozzeria Orfeo; domani e dopodomani, stesso orario, “Pietre nere” di Babilonia Teatro e “Giangurgolo Principe di Danimarca” firmato Libero Teatro.

Un polo nel cuore dell’ateneo

Per il PTU una conferma del ruolo di recente riconosciutogli tra Senato accademico e Consiglio di amministrazione nelle sedute del 24 e 25 novembre: «Nell’ambito del progetti Unical Attiva – Vivacità Cultura Comunità l’Unical ha avviato una procedura di affidamento per la riqualificazione e la piena valorizzazione del PTU. Il progetto – si legge nel resoconto – prevede laboratori teatrali per studenti, spettacoli gratuiti aperti alla comunità universitaria, l’apertura del teatro alla cittadinanza e il supporto tecnico agli eventi di ateneo. Le attività saranno svolte dalle associazioni Rossosimona e Libero Teatro, individuate per la loro lunga e consolidata collaborazione con l’ateneo». L’Unical ha specificato che «è accolta la richiesta delle due associazioni di utilizzare gli spazi del PTU per l’intera durata dei contratti, offrendo in cambio la compensazione totale dei compensi previsti dalle procedure di affidamento», il tutto per garantire «un servizio culturale continuativo e senza costi per l’ateneo».
Un secondo polo di fruizione teatrale di qualità nell’Unical, dopo il TAU (Teatro Auditorium Unical), che sopperisce alle lacune del capoluogo e in un certo senso realizza sulle tavole di un palcoscenico la città unica non attuata dal punto di vista politico-amministrativo.
Negli anni scorsi il Drama era stato ospitato all’auditorium del liceo classico Bernardino Telesio di Cosenza poi nell’auditorium Giovanni Paolo III di Rende e ha sempre avuto una parte delle attività al DAM dell’Unical. Anche tra gli eventi collaterali della tre giorni al via oggi, infatti, il teatro del DAM ospiterà due appuntamenti da non perdere: mercoledì 3 dicembre (ore 17) seminario a ingresso libero “Voci tra poesia e teatro. Repaci, Calogero e Costabile” con i docenti Vincenza Costantino e Carlo Fanelli, seguito dal recital “Ho rubato un filo di capelvenere” di Lindo Nudo, un omaggio imperdibile ai grandi autori calabresi; giovedì 4 dicembre (ore 17) lo spettacolo “Quaderno/Greta Garbo” di e con Daria Deflorian, uno dei nomi più importanti del teatro contemporaneo italiano (Premio Ubu).

PTU, diciotto anni tra alti e bassi

Il 6 novembre 2007 la serata inaugurale al Ptu, con uno spettacolo di Vincenzo Pirrotta nell’ambito di Arti Meridiane Lab (un evento con la direzione artistica di Valentina Valentini). Poi nel triennio 2012-2015 la felice stagione della Residenza Teatrale “Rende-Unical. Un piccolo teatro d’arte per l’area urbana” capofila Teatro Rossosimona e partner Libero Teatro: erano gli anni delle residenze teatrali sostenute attraverso un bando della Regione Calabria a guida centrodestra.
Negli anni successivi sia Rossosimona che Libero Teatro hanno continuato a proporre spettacoli e a utilizzarlo come sedi di laboratori in collaborazione con l’Unical e con il CAMS (Centro Arti Musica e Spettacoli) ma la struttura nel cuore del campus di Arcavacata, negli anni ha ospitato tante rassegne e spettacoli. Prima della ripartenza di oggi, il PTU era chiuso da 6 anni (fine 2019) e comunque dal Covid in poi è sempre stato inutilizzato. (euf)

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