Esercito, il Comando Calabria presenta il calendario 2026: al centro il giuramento
Il colonnello Gaeta: inauguriamo una trilogia dedicata ai tre assi portanti che ci guideranno nei prossimi 3 anni, e cioè valori, addestramento e tecnologia

CATANZARO “Inauguriamo una trilogia dedicata ai tre assi portanti che guideranno lo sviluppo dell’Esercito nei prossimi tre anni: valori, addestramento e tecnologia”. Lo ha detto il comandante dell’Esercito in Calabria, il colonnello Ugo Gaeta, presentando al Comando militare a Catanzaro il calendario 2026 dell’Esercito italiano. “Questo primo volume – ha spiegato il comandante Gaeta – si concentra sui valori fondanti dell’Esercito Italiano, immutabili e capaci di unire tutte le sue componenti. Al centro vi è il giuramento, simbolo identitario del soldato, di cui nel 2026 ricorre l’ottantesimo anniversario della legge che ne ha istituito la formula per tutte le Forze Armate. Il giuramento racchiude il senso del dovere, la disciplina e lo spirito di servizio che animano quotidianamente i nostri militari. Non rappresenta solo l’ingresso nella Forza Armata, ma – ha aggiunto il colonnello Gaeta – è un faro che orienta ogni momento della loro attività al servizio dello Stato, della Repubblica e dei suoi valori”. Il colonnello Gaeta ha sottolineato come il calendario sia “un prodotto interamente realizzato ‘in casa: i disegni sono stati eseguiti a mano dal personale dell’Esercito e i testi affidati agli istituti di formazione, dando voce alle nuove generazioni di militari — dagli allievi dell’Accademia alle scuole militari e alla Scuola Sottufficiali. Siamo certi che questo lavoro sarà apprezzato e accompagnerà il 2026 ricordando, pagina dopo pagina, l’impegno quotidiano dei nostri militari. È uno strumento di comunicazione che valorizza l’identità dell’Esercito e i principi che ne guidano l’operato al servizio del Paese”. Alla presentazione del calendario 2026 dell’Esercito sono interventi anche gli studenti di alcuni istituti scolastici di Catanzaro: presente anche, tra le autorità civili, militari e religiose, il prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa. (Agi)
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