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Presepe Vivente di Roma

Accolti in Vaticano dal Papa: l’esperienza dell’Associazione “Il Faro-Pietro Fusaro”

Giorgio Sposato: «Una giornata di fede, tradizione e impegno culturale»

Pubblicato il: 15/12/2025 – 12:11
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Accolti in Vaticano dal Papa: l’esperienza dell’Associazione “Il Faro-Pietro Fusaro”

ROMA Nella giornata di sabato, un nutrito gruppo dell’Associazione Culturale “Il Faro – Pietro Fusaro”, insieme a rappresentanti di associazioni e realtà culturali provenienti da tutte le regioni d’Italia, è stato accolto da Papa Leone XIV nella suggestiva Sala delle Benedizioni in Vaticano.
Nel corso dell’udienza, il Santo Padre ha rivolto ai presenti un caloroso saluto e la sua benedizione, esprimendo parole di accoglienza e vicinanza spirituale nei confronti di tutti i partecipanti giunti da ogni parte del Paese. Al termine, il Santo Padre ha incontrato e salutato singolarmente i diversi gruppi, riservando a ciascuna delegazione attenzione, cordialità e partecipazione.


La giornata è poi proseguita con la celebrazione della Santa Messa nella Basilica di Santa Maria Maggiore, officiata dal cardinale Rolandas Makrickas. Successivamente, i presepisti provenienti da ogni angolo d’Italia hanno animato la IV edizione del Presepe Vivente di Roma, dando vita a una rappresentazione di grande intensità spirituale e valore simbolico.
L’Associazione “Il Faro – Pietro Fusaro” ha preso parte attivamente alla manifestazione, indossando costumi d’epoca, contribuendo alla valorizzazione delle proprie radici culturali e alla promozione del patrimonio storico e tradizionale calabrese.
Il presidente dell’Associazione, Giorgio Sposato, ha dichiarato: «Essere accolti in Vaticano rappresenta per noi un significativo riconoscimento del lavoro culturale e sociale che l’Associazione svolge con impegno costante nel corso dell’anno.

L’incontro con il Santo Padre e la partecipazione al Presepe Vivente costituiscono un momento di intensa spiritualità, ma anche di autentica comunione tra le realtà che, come la nostra, custodiscono e promuovono le tradizioni. Siamo orgogliosi di aver potuto condividere la nostra di identità e di aver portato un frammento di Calabria in un contesto di così alto prestigio». (redazione@corrierecal.it)

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