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Un anno per scalare Forza Italia fino al congresso: ecco il correntone liberal di Occhiuto

Parte ufficialmente la corsa verso gennaio 2027. Per il governatore calabrese anche una pagina fb a sostegno della candidatura a segretario del partito

Pubblicato il: 17/12/2025 – 12:57
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Un anno per scalare Forza Italia fino al congresso: ecco il correntone liberal di Occhiuto

ROMA Ecco a voi il “correntone liberal”, o Forza Bergamotto come lo definisce il Foglio non sapendo che dire bergamotto è come dire Reggio Calabria quindi Cannizzaro: non proprio il più occhiutiano degli azzurri calabresi… Ma tant’è, chiamatelo come vi pare perché da oggi ci sono i volti del gruppone del governatore di Forza Italia, siamo davanti a un soggetto politico che giocoforza traghetterà un’ala del partito al congresso nazionale previsto per gennaio 2027, alla vigilia delle Politiche di primavera.
Succede tutto in uno dei luoghi più iconici del berlusconismo militante – Palazzo Grazioli – e per di più mentre Antonio Tajani inaugura alla Fiera di Milano la terza edizione della Conferenza nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese. I forzisti che non andranno dal ministro in trasferta saranno “giustificati” dalle concomitanti dichiarazioni della premier in aula, altra cosa è controllare chi avrà il coraggio di farsi vedere “In libertà”… E quindi ecco i vicepresidenti di Camera e Senato, Giorgio Mulè e Licia Ronzulli, tra i calabresi il parlamentare Giuseppe Mangialavori e l’assessore regionale campione di preferenze Gianluca Gallo, in forse i ministri Casellati e Zangrillo (impegnato a Caivano). E ancora gli anti Tajani (Craxi, Cattaneo, Bergamini) e Rita dalla Chiesa.
Quanto basta per iniziare a immaginare la classica galassia che un tempo corredava graficamente i retroscena giornalistici sulla vita nei partiti squassati da correnti in stile Prima Repubblica.
Il Fatto Quotidiano stamattina conteggiava 20 “big” per Roberto Occhiuto, 15 dalla Camera e 5 dal Senato: tra loro i deputati Siracusano, Rossello, Marrocco e il sottosegretario Francesco Paolo Sisto. Su Francesco Cannizzaro qualcuno aveva ironizzato sulla necessità di fare il “pendolino” tra Milano e Roma, un po’ dal segretario ministro un po’ dal corregionale governatore.
A Palazzo Grazioli il parterre è quello delle grandi occasioni, con tanto di sponsor che vengono dall’imprenditoria e oltre, qualche nome su tutti: il vice presidente di Uber Tony West, il Ceo di Tim e delegato alla transizione digitale di Confindustria Pietro Labriola, la Ceo di Ab medica Francesca Cerruti, gli amministratori delegati di Arsenale Spa (Paolo Barletta), Gruppo A2A (Renato Mazzoncini) e Ryanair (Eddie Wilson), il presidente di Copa e di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.
Farsi vedere lì oggi è forma ma anche sostanza: esserci è una scelta di campo, al di là delle etichette e del galateo e al netto delle dichiarazioni da “pompiere” del ministro degli Esteri: nessuna corrente in vista – «sono un cancro» ha detto Tajani sturzianamente – e morbidezza dopo le dichiarazioni dei fratelli Berlusconi, in primis la frase sull’esigenza di “facce nuove” pronunciata la settimana scorsa da Pier Silvio a Cologno Monzese in occasione degli auguri di Natale. Ma se qualcuno vuole candidarsi è libero di farlo, ha detto ieri Tajani ai cronisti che lo incalzavano sui sommovimenti interni al partito.
Intanto, su facebook è attivo anche il gruppo pubblico “Noi che vogliamo Roberto Occhiuto segretario di Forza Italia” (4428 membri ad oggi),aggiornamento di quella sulla ricandidatura a presidente della Regione. (redazione@corrierecal.it)

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