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Tra criticità e ottimismo

Asp di Catanzaro tra bilanci certificati e servizi in crescita. Battistini: «Così ricostruiamo la fiducia nella sanità calabrese»

Il bilancio tracciato dal commissario. Sui Pronto soccorso “sovraccarichi”: «Fenomeno nazionale, serve più presa in carico territoriale»

Pubblicato il: 19/12/2025 – 13:41
di Giorgio Curcio
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Asp di Catanzaro tra bilanci certificati e servizi in crescita. Battistini: «Così ricostruiamo la fiducia nella sanità calabrese»

LAMEZIA TERME Tanti aspetti critici da migliorare, ma anche molti punti positivi che hanno segnato l’ultimo anno e da cui poter ripartire in vista del 2026. Perché la sanità nel distretto gestito dall’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha registrato notevoli miglioramenti negli ultimi anni, grazie ad una gestione attenta da parte del generale-commissario Antonio Battistini, ma senza dubbio ha ancora bisogno di tempo per raggiungere uno standard adeguato e, soprattutto, all’altezze delle necessità dei pazienti. A fissare alcuni punti è stato proprio Battistini che, questa mattina, si è presentato alla stampa per tracciare il bilancio degli ultimi 12 mesi. Per il generale, dunque, quella di Catanzaro è un’azienda sanitaria che rivendica interventi strutturali — dalle ambulanze ai DRG, dalle liste d’attesa ai bilanci certificati — e punta su un messaggio chiaro: la sanità calabrese migliora se cresce la fiducia dei cittadini.

Sulle ambulanze senza medico

«Affrontiamo questo tema da tre anni – spiega alla stampa Battistini – e il sistema 118 è strutturato per fornire un servizio tempestivo, come avviene nel resto d’Italia. I tempi di intervento sono monitorati e certificati, e dimostrano che il soccorso arriva in modo adeguato. Il punto non è l’ambulanza “senza medico”, ma garantire un intervento qualificato quando serve. Le nostre ambulanze sono nuove, operative e tracciate. I dati che monitoriamo non confermano criticità.»

Sulle strutture ospedaliere e territoriali

«Il 2024 per noi è stato un anno importante – ha spiegato ancora Battistini – sappiamo da dove partiamo, ma oggi l’azienda produce di più — sul territorio e negli ospedali. Cresce il peso dei DRG, quindi aumenta la qualità delle prestazioni. Sul territorio rafforziamo sistematicamente i servizi: l’ultimo intervento è la riapertura della radiologia alla Casa della Salute di Chiaravalle. È un segnale verso le aree interne, che non possono restare senza servizi essenziali. Non ignoriamo le criticità, le conosciamo e abbiamo percorsi già avviati per superarle. Il giudizio finale spetta ai cittadini: puntiamo a ricostruire fiducia, perché è essenziale».

Bilanci e piano di rientro

Al centro del confronto, poi, anche il rapporto con il commissario alla sanità calabrese, il presidente Roberto Occhiuto, e il piano di rientro. Su questo punto Battistini ha spiegato: «Proprio ieri abbiamo adottato il bilancio di previsione 2026. Il consuntivo 2024 è già approvato ed è in fase di certificazione esterna. Siamo passati dai “bilanci orali” ai bilanci certificati. È un passo necessario per contribuire all’uscita della Calabria dal commissariamento sanitario».

Liste d’attesa

«Per due anni abbiamo fatto interventi spot a fine anno. Oggi, grazie alle risorse regionali, abbiamo un piano strutturale: da dicembre 2024 per tutto il 2025 e anche nel 2026. Partecipano sia il pubblico sia il privato accreditato – che è pagato con risorse pubbliche ed è giusto che contribuisca. Non guardiamo solo al numero di prestazioni recuperate, ma anche all’appropriatezza e alle ricadute sul consumo di sanità. Abbiamo rilevato, ad esempio, che molte visite di controllo non vengono prenotate: migliorare la filiera dell’erogazione aiuterà a ridurre i tempi».

Rapporto con i medici di medicina generale e accessi impropri in PS

«Il cittadino è libero di andare dove vuole – precisa subito Battistini – una maggiore presa in carico territoriale ridurrebbe gli accessi impropri, ma è un problema nazionale. Le Case di comunità e le Aggregazioni territoriali potranno favorire più presa in carico, ma non impediranno al cittadino di presentarsi in pronto soccorso. Dobbiamo conviverci».

Viaggi della salute fuori regione

«Il tema ha tre aspetti. Intanto c’è un nuovo accordo tra Calabria ed Emilia-Romagna, firmato dal presidente Occhiuto, per governare questi flussi. Alcune prestazioni possono essere ottenute ovunque, ma molte possono essere erogate qui. Una parte dei viaggi dipende da legami fiduciari: parenti e amici medici fuori regione, o familiari presso cui appoggiarsi. Questo è meno controllabile. La vera leva è la fiducia: più cresce la qualità in Calabria, più le fughe si ridurranno. E non è un fenomeno solo calabrese. In questi giorni abbiamo preso in carico un bambino dopo un “pellegrinaggio” in tutta Italia: sarà curato qui. È la direzione giusta». (g.curcio@corrierecal.it)

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