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Nuova tegola sul Bocciodromo di Cosenza

COSENZA È l`unica attività ancora in piedi nell`abbandonatissimo ex bocciodromo di Cosenza. Eppure potrebbe essere “cancellata” dalla convenzione con la quale il Comune ha scelto di fare della stru…

Pubblicato il: 25/12/2012 – 13:48
Nuova tegola sul Bocciodromo di Cosenza

COSENZA È l`unica attività ancora in piedi nell`abbandonatissimo ex bocciodromo di Cosenza. Eppure potrebbe essere “cancellata” dalla convenzione con la quale il Comune ha scelto di fare della struttura un museo della Ferrari. È per questo – e cioè per scongiurare l`evenienza della cancellazione – che il Tiro a segno nazionale si è rivolto a un avvocato, Emilio Luigi Di Cianni. Il legale, in una nota, spiega che l`attività del Tiro a segno viene sottovalutata dalle cronache. Non si tratta, infatti, di «pochi appassionati di uno sport di nicchia che possono essere tranquillamente sistemati in modo diverso se non, addirittura, lasciati senza un’alternativa. Al Tiro a segno nazionale – dice l`avvocato – lo Stato delega lo svolgimento di alcuni compiti (definiti istituzionali) che hanno a che fare con la pubblica sicurezza, e infatti il ministero dell’Interno vigila direttamente sullo svolgimento degli stessi».
Non sono compiti da poco: «Lo Stato dà delega all’addestramento del personale delle forze di polizia locali, delle guardie giurate e, in generale, di tutti coloro che non facendo parte delle forze armate e/o delle forze dell`ordine debbano per lavoro andare armate. Inoltre, dà delega anche al primo addestramento per chi non ha mai maneggiato un’arma da fuoco e intenda richiedere un porto d’armi».
Non è tutto. Di Cianni ci tiene a chiarire che il lavoro del Tiro a segno è frutto di un`attività che viene prestata gratuitamente da dirigenti, istruttori di tiro e direttori di tiro e «tutte le opere sono state costruite senza finanziamenti pubblici o prebende». Tra le strutture realizzate c`è anche un politigono di fuoco a 25 metri, «che è stato classificato dal Genio militare come poligono a cielo aperto di 3ª categoria, la massima, la più sicura. Probabilmente l’unico in tutto il mezzogiorno d’Italia». E poi «è stato realizzato un edificio per gli uffici, che contiene anche un’aula corsi, nonché una palestra per il tiro ad aria compressa, dedicata all’attività sportiva», insieme ad altre opere che meriterebbero, per il legale, il rinnovo della convenzione. Per non parlare del fatto che la scomparsa del poligono porterebbe alla perdita di due posti di lavoro e di un indotto «non indifferente». È anche per questo che il Tiro a segno nazionale è pronto a fare ricorso contro la decisione della giunta comunale di Cosenza. L`ennesimo inghippo intorno alla trasformazione dell`ex bocciodromo (e aula bunker) in un luogo per appassionati del Cavallino rampante. Una decisione presa senza una procedura pubblica, che affida all`associazione “Cosenza guida sicura” uno spazio della città. E che rischia di annullare, per Di Cianni, «anni di impegno e alacre lavoro».

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