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TELA DEL RAGNO | Era Nella "a bionda" a guidare il clan Serpa

COSENZA Un fratello, Pietro, ucciso nella guerra di mafia e un cugino, Mario, in semilibertà. La scalata di Nella Serpa, detta “a bionda”, comincia così. Con un clan che a Paola detta legge ma risc…

Pubblicato il: 30/03/2012 – 14:57
TELA DEL RAGNO | Era Nella "a bionda" a guidare il clan Serpa

COSENZA Un fratello, Pietro, ucciso nella guerra di mafia e un cugino, Mario, in semilibertà. La scalata di Nella Serpa, detta “a bionda”, comincia così. Con un clan che a Paola detta legge ma rischia di perdere il controllo del territorio. “A bionda” si mette in affari, gestisce e governa. Secondo i magistrati è «partecipe e reggente del clan dal maggio 2003, sia nella organizzazione e gestione di attività estorsive e di omicidi nonché nel mantenere i rapporti con i referenti cosentini, in primis i Bruni (una delle cosche egemoni nel capoluogo, ndr)». La sua opera prende impulso proprio quando suo cugino rivede (parzialmente) la luce. Mario Serpa lavora in una cooperativa di Oristano, lascia la sua cella alle 8 e vi fa rientro alle 21. Grazie a questo beneficio mantiene i contatti con la parente, che, secondo gli inquirenti che hanno portato a termine l`operazione “Tela del ragno”, «di fatto risulta aver progressivamente preso in mano le redini del clan dopo la morte del fratello  Pietro Serpa, con ampi poteri decisionali». La donna (nel blitz della notte scorsa ne sono state arrestate altre quattro) tiene i contatti con altri clan. A lei spetta il compito di tenere i rapporti con la famiglia Verde, «inserita nella camorra e operante prevalentemente nell`area di Sant`Antimo». Le donne dei clan, Nella “a bionda” e Filomena, parlano della tragedia patita dalla cosca campana: un uomo ucciso e uno ferito nell`agguato a Casandrino, in provincia di Napoli. La vittima, Francesco Verde, era considerato uno dei boss di spicco della camorra nell`area compresa tra Napoli e Caserta.
Nella Serpa compare nelle trame criminali e nei racconti dei pentiti. Alcuni ne raccontano il ruolo nella cosca, altri (e questo ne conferma l`importanza) ricordano di aver ricevuto l`ordine di ucciderla. È il caso di Bruno Adamo, che  – per conto della cosca “Scofano-Martello-La Rosa” aveva il compito di eliminare “a bionda” insieme con altri due elementi di spicco del clan: Giuliano e Livio Serpa (fratello della donna).
Dichiarazioni e intercettazioni servono anche per descrivere il presunto ruolo di Nella Serpa in alcuni omicidi che hanno caratterizzato la guerra di mafia a Paola. Quello di Luciano Martello, ad esempio. Già due collaboratori di giustizia la indicavano come “accompagatrice” del commando che freddò nel 2003, a Fuscaldo, il boss rivale. Per l`antimafia di Catanzaro è tra i responsabili anche delle morti di Gennaro Ditto, ucciso nello stesso anno a Paola, e Rolando Siciliano, freddato (prima che il corpo fosse fatto a pezzi con una motosega) a Fuscaldo il 20 maggio 2004.

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