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Acquereggine al collasso, sit-in davanti al consiglio regionale

REGGIO CALABRIA L’esasperazione dei lavoratori di Acquereggine è ormai alle stelle. Questa mattina i dipendenti della società specializzata in servizi di depurazione hanno dato vita a una protesta pa…

Pubblicato il: 07/10/2011 – 15:29
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Acquereggine al collasso, sit-in davanti al consiglio regionale

REGGIO CALABRIA L’esasperazione dei lavoratori di Acquereggine è ormai alle stelle. Questa mattina i dipendenti della società specializzata in servizi di depurazione hanno dato vita a una protesta pacifica davanti alla sede del consiglio regionale. La preoccupazione più forte riguarda il futuro della società, che ha già annunciato l’intenzione di riconsegnare gli impianti e dismettere le attività a causa di un credito non percepito dai Comuni di circa 24 milioni di euro. Acquereggine è ormai al collasso, senza neanche la possibilità di pagare i dipendenti, in attesa dello stipendio da tre mesi. «La situazione è grave – afferma Maria Scirtò, segretaria regionale Femca -, sono a rischio 150 posti di lavoro. Il 31 dicembre scadrà anche il contratto di Acquereggine, ma l’azienda non è stata informata circa le prospettive future». Per martedì prossimo è previsto un incontro in Regione con il presidente Scopelliti per affrontare la situazione. Intanto, Peppe Rizzo, segretario regionale Uil Trasporti, avverte: «Il governatore sa che se l’incontro salta i lavoratori si fermano. Il blocco dei depuratori sarebbe una tragedia».
Il paradosso sta nel fatto che teoricamente Acquereggine sarebbe una società sana, ma il ritardo nei pagamenti dei Comuni dell’Ato 5 ha creato una situazione insostenibile a causa di una grave carenza di liquidità. «Bisogna elogiare il comportamento di questi lavoratori – continua Rizzo -. In molti hanno ricevuto sfratti, e non sanno come andare avanti. Questo tipo di contratti non funziona più. Bisogna lavorare a degli accordi che diano garanzie per il futuro».

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