Dai club ai signori delle tessere
Toni trionfalistici nel Pdl dopo l`ultima campagna di tesseramento. Mentre le seconde linee del partito erano impegnate a lanciare messaggi all`Udc, «sovrarappresentato in giunta regionale», il coord…

Toni trionfalistici nel Pdl dopo l`ultima campagna di tesseramento. Mentre le seconde linee del partito erano impegnate a lanciare messaggi all`Udc, «sovrarappresentato in giunta regionale», il coordinatore calabrese Peppe Scopelliti e il suo vice Tonino Gentile, in una nota congiunta, esaltavano il risultato ottenuto definendolo «straordinario, oltre ogni più rosea aspettativa». Ai dati raccolti i due leader hanno voluto dare un significato politico allargando quello in realtà strettamente partitico: «È un risultato che ci gratifica e che testimonia come i calabresi stiano apprezzando sempre di più le azioni messe in campo dal partito». Dimenticando l`esperienza del Pd, dove a volte è anche capitato che le tessere – paradossalmente – non si siano tradotte in voti, risultando le prime superiori ai secondi, Scopelliti e Gentile hanno fatto l`esegesi dei numeri: «In tutta la Calabria sono state sottoscritte circa cinquantamila tessere. È una eccellente cartina di tornasole sul gradimento dei cittadini riguardo a questo gruppo dirigente che, da circa due anni a questa parte, grazie al consenso dei calabresi sta crescendo sempre di più. Un segnale molto importante, in un momento storico caratterizzato da una diffusa disaffezione in tutta la nazione nei confronti della politica e dalla conseguente crescita dell`antipolitica. È, inoltre, un motivo di orgoglio e soddisfazione che evidenzia l`attiva presenza del partito sul territorio». Partito che, quando era Forza Italia e Alleanza nazionale, pur essendo «meno radicato», raccoglieva più voti. Non c`erano sezioni ma circoli – o club, come amava dire Silvio Berlusconi – e la gente alle urne mostrava di gradire lo stesso. Ora, che il Cavaliere è in difficoltà e il consenso sembra scendere vertiginosamente, si è preferito rivolgersi al passato e riabilitare la vecchia forma di partito. Quello dei signori delle tessere. Che si contano e mostrano i muscoli per tradurre in potere le adesioni degli iscritti riconducibili alla propria influenza.