Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 11:42
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 8 minuti
Cambia colore:
 

Tutti a cena con il boss

Il medico Vincenzo Giglio ambiva ad assumere una carica politica. È emerso anche questo dalle conversazioni intrattenute con il boss Giulio Lampada, referente dei Condello a Milano. Telefonate finite…

Pubblicato il: 30/11/2011 – 14:50
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Tutti a cena con il boss

Il medico Vincenzo Giglio ambiva ad assumere una carica politica. È emerso anche questo dalle conversazioni intrattenute con il boss Giulio Lampada, referente dei Condello a Milano. Telefonate finite nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini, nelle quali si fa riferimento anche al cugino magistrato e a una festa che doveva essere organizzata a casa di quest’ultimo a Pellaro, nella zona sud della città. Una festa alla quale doveva partecipare anche l’ex sindaco di Reggio Giuseppe Scopelliti, oggi governatore della Calabria.
«La conversazione, intrapresa dai due interlocutori, – scrivono gli inquirenti – si sviluppava in maniera gioviale e amichevole, ripercorrendo alcuni momenti dei loro incontri e delle loro attività, relativi ai rapporti, instaurati con gli ambienti politici e dove non mancavano i riferimenti ad importanti uomini politici».
Ecco l’intercettazione integrale registrata dagli uomini del Ros:
 
ENZO: buongiorno
GIULIO: mio compare!
ENZO: bello, come stai?
GIULIO: (ndr – ridendo) e allora?
ENZO: tutto bene, che fai tu come stai?
GIULIO: ora mi sono svegliato un po’ più tardi perché ieri mi sono coricato un po’ più tardi
ENZO: eh, ohhh …. io pure mi sono sbrigato tardissimo e non ho fatto in tempo a chiamarti, a parte che avevo la batteria scarica!
GIULIO: me ne sono accorto ieri
ENZO: poi mi sono sbrigato tardi con Franco
GIULIO: che si dice di buono?
ENZO: niente, poi mi ha fatto vedere la lettera del papà tuo che ha mandato a Roma
GIULIO: ah
ENZO: quella del fatto del , non si dimentica di niente “malanova” (ndr – intercalare in dialetto calabrese) che memoria questo, una cosa micidiale
GIULIO: ma Francuccio e buono?
ENZO: ti fottevi dalle risate con me, ma non hai idea di quanto abbiamo riso, tu non puoi, non puoi immaginare quello che abbiamo combinato noi
GIULIO: e come mai?
ENZO: doveva mandare una lettera a … aspetta un attimo … a .. a Berlusconi
GIULIO: ah
ENZO: per quanto riguarda il federalismo fiscale
GIULIO: ah
ENZO: una lettera formale al ministro Tremonti come, perché lui è come promotore per la regione Calabria, insomma, ha fatto una serie di iniziative
GIULIO: ah
ENZO: che succede? Voleva concludere con una frase simpatica Calabrese, eccetera, eccetera
GIULIO: ah
ENZO:e dimmi una frase tu e dimmi una frase, io ero con Titti Sergi, ma lo sai che è bona? Vedi che è bona quella; compare è bona, bona seria!
GIULIO: eh, me ne sono accorto
ENZO: ieri aveva scarpette Hogan, jeans, “manco i cani Signore” (ndr – esclamazione dialettale tipica calabrese), gli ho buttato l’occhio (..inc..) … gli ho detto “aspetta che chiamo a mio cugino, il presidente, il giudice”
GIULIO: ah
ENZO: “è lui che ne sa?” mi ha detto; le ho detto “aspetta un minuto”, lo abbiamo chiamato, dice “chiudete cinque minuti”, perché mio cugino scrive libri anche, presenta dei libri
GIULIO: senti! Lui no (..inc..), ma tu, mi pare a me, che se ti metti lo fotti! (ndr – ride)
ENZO: no… (ndr – ride) gli devo prendere le misure, che appena gliele prendo lo fotto
GIULIO: (ndr  – ride)
ENZO: cinque minuti e mio cugino gli manda, poi telefonicamente, una cosa tipo di otto righe, di otto versi
GIULIO: bellezza!
ENZO: ma una cosa così bella, scritta così bene, è rimasto incantato, dice “lo nomino addetto stampa” mi ha detto, gli ho detto “addetto stampa?” … ah… una cosa bella e simpatica tipo, allora, aspetta, ehm … “gli altri erano coglioni, noi votammo Berlusconi”, una cosa di queste ..
GIULIO: si, si, si
ENZO: sono rimasto (..inc..) …, “l’hai mandata a Silvio? Ma che dici tu, gliela fanno leggere? Ma ci chiama?” (..inc..) “ma che pensi? … venerdì prossimo c’è una bella, una bella cena
GIULIO: dove?
ENZO: a casa di mio cugino, dimmi una cosa, vuoi venire pure tu, se scendi? … venerdì prossimo è, non questo l’altro
GIULIO: ah, ah
ENZO: c’è Franco e sua moglie … c’è il … mi pare che c’è il presidente del Tribunale, c’è altri colleghi, i vari Roberti, il sindaco Scopelliti, una bellissima cosa, una bellissima serata a casa di Enzo, a Pellaro
GIULIO: ah, ho capito
ENZO: quindi sei invitato anche tu
GIULIO: come ..
ENZO: io li faccio gli inviti compare!
GIULIO: .. come stai, come stai con un altro?
ENZO: bello! ..uhm … sedotto e abbandonato! (ndr – ride)
GIULIO: non dire così perché so che non è così!
ENZO: non sto parlando di te, che c’èntri tu (ndr – ride)
GIULIO: (ndr – ride)
ENZO: innamorato! Sono innamorato, mi sono innamorato!
GIULIO: quando è così
ENZO: compare, mi sono innamorato, lasciami stare, lasciami andare!
GIULIO: si?
ENZO: vedi, il fatto è serio qua
GIULIO: ma hai, hai la tua fidanzata a Reggio? No!?
ENZO: no … ma gli (..inc..) quello che dico io compare!
GIULIO: (ndr – ride)
ENZO: belle (..inc..)
GIULIO: (ndr – ride)
ENZO: il topolino è diventato un gigante, no ma per davvero, non per scherzare
GIULIO: mi fai fottere dalle risate, mi fai!
ENZO: compare, tu le scommesse le vinci là, ed io vinco pure le mie vedi, vedi che sono un duro io!
GIULIO: eh, eh, tuo fratello Mario com’è?
ENZO: Mario chiama sempre, per qualche postdatato da cambiare, cose, mi viene sempre appresso
GIULIO: voglio dire, (..inc..) com’è lui?
ENZO: ma lui è sempre lo stesso, lo hanno abbandonato tutti!
GIULIO: (ndr – ride)
ENZO: tu? Che fai, tutto a posto?
GIULIO: bello, tutto a posto, me ne sono andato qualche paio di giorni che devo fare un bel lavoro … un pochettino fuori, poi l’altro tutto a posto, niente di ….
ENZO:ho visto, ho visto poi a Mela l’altro giorno, si è buttata e  mi ha dato un bacio in bocca la ragazza
GIULIO: hai visto quanto si è fatta garbata?
ENZO: mai! Cosa che mai!
GIULIO: non hai visto quanto si è fatta garbata?
ENZO: sono andato a vedere la festa che ha fatto Orazio al ragazzo  (..inc..) e sua figlia; una (..inc..) quando siamo andati fuori , Orazio (..inc..), cose, cose …
GIULIO: come se dopo un minuto ti avesse perduto
ENZO: e no però, sua mamma che mi bombardava con (..inc..), le ho detto “signora (..inc..)”
GIULIO: posso immaginare
ENZO: no, non hai idea, non, non ho visto mai una cosa di quelle io
GIULIO: no.. e niente, ormai tu avresti dovuto imparare ad avere un brutto carattere con questi
ENZO: ora ho imparato, si, un aggressione paurosa (..inc..)
GIULIO: (ndr – ride)
ENZO: non un’aggressione verbale, un’aggressione …
GIULIO: tipo, tipo che eri un “madre di Dio” compare!
ENZO: “mizzica” sette telefonate al giorno
GIULIO: (ndr – ride)
ENZO: io che sapevo qual’era il problema, che era risolto, non rispondevo, no? ho detto “che gli devo rispondere, che gli dico che…”
GIULIO:senti bello, ti volevo chiedere una cosa, poi il fatto del … quando pensi tu di salire ora?
ENZO:bello tra oggi e domani!
GIULIO: non è sicuro oggi?
ENZO: tra oggi e domani!
GIULIO: tra oggi e domani .. (..inc..)
ENZO: devo sbrigare ancora qualche cosa qua, qualche fesseria e poi (..inc..)
GIULIO: se riesci, se riesci … non fare superare la giornata di oggi, riesci? Se riesci sto dicendo
ENZO: certo
GIULIO: ah?
ENZO: se riesco, faccio per oggi, certo, non ci sono problemi
GIULIO: e senti, i ragazzi che fanno? Elisa ..
ENZO: stanno bene, chi è al mare, chi è in montagna, i soliti ..
GIULIO: il tempo com’è là?
ENZO:buono, onestamente è buono a dire il vero
GIULIO: non vedo l’ora che arrivi il trenta luglio, così partiamo per le ferie e scendiamo a Reggio un mese
ENZO: a bello qua ci stiamo tagliando dalle risate
GIULIO:almeno là, quantomeno mi faccio quattro risate, quantomeno
ENZO: ma tu vieni venerdì prossimo o no?
GIULIO: l’altro, no questo!
ENZO: venticinqu e
GIULIO: e vabbè, ci vedremo con te, sicuramente ci vedremo
ENZO: ma però, vedi che è una bella cosa eh?
GIULIO: e poi ne parliamo
ENZO: ti dico che è bella, è bella; una bella serata! .. con Franco mi sento più tardi, si deve andare a Roma, insomma una serie di cose che ci muoviamo!
GIULIO: con Armando si ti sei sentito, ti sei visto?
ENZO: si, mi son sentito, mi son sentito e lui andava all’Isola d’Elba una settimana
GIULIO: ah?
ENZO: andava all’Isola d’Elba
GIULIO: ah!
ENZO: con la moglie
GIULIO: ah, ah!
ENZO: ritornerà domenica adesso
GIULIO: ah, ah!
ENZO: mi ha domandato di te e gli ho detto che eri con tua zia (..inc..) chemioterapia, una povera sventurata, quindi
GIULIO:ah
ENZO: stavi seguendo anche l’aspetto.. “e non me lo poteva dire, dai che conosciamo tutti a me e a (..inc..)”; per queste cose, quando decide il figlio della zia di Giulio, è inutile mettersi in mezzo, succede una cosa e va storta ehm, poi uno se la prende con chi è intervenuto; dice “questo è anche vero, che facciamo come … se Giulio aveva bisogno mi chiamava!”
GIULIO: è normale
ENZO: mi ha chiamato, mi ha chiamato Pizzimenti pure!
GIULIO: ah, che ha fatto con quello?
ENZO: penso tutto a posto; ma tu ci credi che volevano a Giulio? E gli ho detto “aspettate..”
GIULIO: non scherzare, finiscila ..
ENZO: non sto scherzando, ti avevano invitato ad una festa, una cosa, non so che cosa c’era a Milano, c’era una manifestazione di Forza Italia in una villa privata, non ho capito che cosa c’era!
GIULIO: ci andiamola prossima volta!
ENZO: (..inc..) qua siamo, se la fanno, quando la fanno, comunque, insomma, belle cose
GIULIO: vedi se riesci, pure con il volo di mezzanotte, così ci vediamo stasera
ENZO: ma va, va …. No…
GIULIO: (ndr – ride)
ENZO: invece la tua zia che fa compare, raccontami
GIULIO: tutto a posto
ENZO: raccontami tutto, no, tu, allora, siccome tu sei scappato dalle grinfie per una settimana, devo capire tutto, altrimenti mi imbrogli tu a me
GIULIO: con Ciccio sono, che stavamo, mi stavo sbrigando qualcosa
ENZO: ho capito, quindi dove è rimasta
GIULIO: eh?
ENZO: dov’era lei?
GIULIO: no … e ora, dai, mi sbrigo qualcosa e poi ci sentiamo!
ENZO: ah … ho capito, va bene, va bene, va bene (ndr – ride)
GIULIO: vedi se riesci ad organizzarti
ENZO: ciao (ndr – ride)
GIULIO: ciao

Argomenti
Categorie collegate

x

x