Mobilitazione contro il "Modello Reggio"
REGGIO CALABRIA Il «Modello Reggio» più che soddisfare fa scendere in piazza i reggini. Questa mattina sono stati i movimenti “Se non ora quando?” e “Ethos” a manifestare davanti a Palazzo San Giorgi…

REGGIO CALABRIA Il «Modello Reggio» più che soddisfare fa scendere in piazza i reggini. Questa mattina sono stati i movimenti “Se non ora quando?” e “Ethos” a manifestare davanti a Palazzo San Giorgio. Striscioni, manifesti e tanta indignazione. Soprattutto, molte foto che ritraggono una città che scivola lentamente verso il degrado. L’assemblea pubblica ha un titolo emblematico: “Non facciamo finta di vivere in una città normale”. E, in effetti, oggi Reggio è una città nella tormenta, sulla cui testa pende un debito di 170 milioni di euro, come certificato dagli ispettori del ministero dell’Economia. Un disavanzo enorme, che in molti attribuiscono proprio al «modello» ideato dal governatore ed ex sindaco Peppe Scopelliti e riproposto dall’amministrazione di Demetrio Arena. L’iniziativa di questa mattina, arriva al termine di un ciclo di dibattiti pubblici che si sono svolti in città. L’obiettivo era fare una sintesi di tutte le criticità riscontrate nel vivere ordinario dei reggini. Il risultato è un documento di denuncia che verrà inviato al ministero dell’Interno e a quello del Welfare, oltre che al prefetto e al vescovo della città. Luciana Bova di Snoq tenta di riassumere i motivi principali di questa mobilitazione civile: «Reggio vive una situazione drammatica. Le donne sono le più arrabbiate. Il problema più grande è che oggi i cittadini e le loro esigenze sono totalmente inascoltati».