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Reggio, maxi stangata sulle accise dell`Enel

REGGIO CALABRIA Dire che a Reggio Calabria pagano sempre i soliti noti non è un luogo comune. Dimenticate per un attimo i sacrifici richiesti dal governo Monti. In riva allo Stretto i reggini stanno…

Pubblicato il: 14/12/2011 – 11:21
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Reggio, maxi stangata sulle accise dell`Enel

REGGIO CALABRIA Dire che a Reggio Calabria pagano sempre i soliti noti non è un luogo comune. Dimenticate per un attimo i sacrifici richiesti dal governo Monti. In riva allo Stretto i reggini stanno già sperimentando sulla loro pelle cosa vuol dire fare fronte a un Comune sull`orlo del dissesto finanziario. Lo sanno da un po` di mesi. Da quando la giunta guidata dal sindaco Demetrio Arena ha approvato una delibera che impone il raddoppio dell’addizionale sull’accisa dell’energia elettrica. Il provvedimento è stato adottato sulla base di quanto previsto dalla legge sul federalismo fiscale, la quale stabilisce che tutti i Comuni «possono prevedere, a concorso della copertura integrale dei costi diretti e indiretti dell’intero ciclo della gestione dei rifiuti, l’istituzione di una maggiore, non superiore al vigente importo, dell’addizionale accisa sull’energia». In sostanza l’Enel o gli altri operatori incasseranno un’addizionale dalle normali bollette dei cittadini di Reggio che in relazione al consumo pagheranno una maggiorazione. «Tale entrata supplementare – spiega Deemtrio Naccari Carlizzi, dirigente del Pd –  è solo incassata dall’Enel che poi la riversa nelle casse comunali. Facciamo un esempio, nel caso di una bolletta di 170 euro il prelievo comunale sarà di circa 50 euro».
Il consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio 2011, quello stesso demolito dalla Corte dei Conti, ha ratificato l’aumento dell’addizionale proposto dalle giunta. «Il sindaco – attacca ancora Naccari Carlizzi – non ne ha parlato né nella conferenza stampa, né in Consiglio. Ha approfittato del clima di incertezza che regnava nel settore delle finanze comunali ed ha provveduto a imporre ai contribuenti reggini un balzello che vale più o meno quanto la reintroduzione dell’Ici o la rivalutazione della pensione. In silenzio, senza clamori, avanza il nuovo corso. Per noi cittadini lo potremmo definire… “modello legnata”!».

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