Il giudice dell`udienza preliminare del tribunale di Catanzaro, Tiziana Macrì, ha emesso la sentenza del processo scaturito dall`operazione “Santa Tecla”, irrogando 55 condanne, con pene variabili da un anno e quattro mesi a 16 anni di reclusione, e disponendo 15 assoluzioni. Nei confronti di tre imputati, che sono diventati collaboratori di giustizia, è stato disposto il rinvio a giudizio. Il processo nei loro confronti, dunque, si svolgerà secondo il rito ordinario. Le 73 persone alla sbarra dovevano rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione e sfruttamento della prostituzione. L`indagine, condotta dalla Dda di Catanzaro, aveva fatto luce sull`attività della `ndrangheta a Corigliano, mettendo in evidenza i rapporti con la politica, ma anche i condizionamenti e le infiltrazioni nella pubblica amministrazione.
Tra gli imputati dichiarati colpevoli (per lui la condanna a 8 anni) c`è Mario Straface, fratello di Pasqualina, l`ex sindaco della città jonica, il cui Comune venne sciolto nel giugno scorso per infiltrazioni mafiose. Decisione del consiglio dei ministri contro cui era stato presentato ricorso al Tar del Lazio.
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