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La Cassazione apre al risarcimento per De Masi Loiero: «Premiata la scelta di costituirci parte civile»

Dopo il deposito delle motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione sul processo per usura ad alcune delle principali banche italiane, che ha aperto la strada al risarcimento del danno a fa…

Pubblicato il: 20/12/2011 – 18:27
La Cassazione apre al risarcimento per De Masi Loiero: «Premiata la scelta di costituirci parte civile»

Dopo il deposito delle motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione sul processo per usura ad alcune delle principali banche italiane, che ha aperto la strada al risarcimento del danno a favore dell`imprenditore Antonino De Masi, Agazio Loiero può esultare. Il coordinatore politico nazionale della federazione “Mpa–Antonomia e diritti”, già presidente della Regione Calabria, ricorda infatti tra quanta ostilità promosse la costituzione di parte civile dell`ente in quel procedimento penale. L`ex governatore, in particolare, evidenzia come quella decisione gli «costò la freddezza di qualche banchiere importante».
«Una costituzione di parte civile, negli atti andata a buon fine come questa, cosa che del resto è successa anche» nei «processi contro la ‘ndrangheta, rappresenta uno di quegli atti politico-amministrativi doverosi, nella consapevolezza di aver avuto ragione, per come oggi ci dice la sentenza», dice ancora l`ex presidente della giunta regionale. I giudici in ermellino, pur confermando l`assoluzione che già nei giudizi di merito era stata pronunciata nei confronti di Cesare Geronzi (al tempo dei fatti presidente di Banca di Roma), Dino Marchiorello (Antonveneta) e Luigi Abete (Bnl), ha ammesso il risarcimento del danno per tassi usurari sull`applicazione del massimo scoperto. «Quando si governa una Regione del sud difficile come la nostra – prosegue Loiero –, spesso ci sono atti che non si possono fare. Eppure, la cosa che non dovrebbe venir mai meno, e che ci ha animato in quella costituzione, fu il gesto d’una testimonianza pubblica e civile nei confronti di un calabrese inerme». L`esponente politico della federazione “Mpa–Antonomia e Diritti” conclude dicendosi «consapevole che alle nostre latitudini l’atto di testimonianza, seppur simbolico, è un atto di sostanza: un dovere per dire a tutti da che parte realmente si sta».

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