Agricoltura, obiettivi raggiunti?
CATANZARO Qualità o quantità della spesa? Questo il dilemma che si lega a filo doppio con la questione della gestione delle risorse pubbliche. Un dubbio che diviene ancora più stringente quando si pa…

CATANZARO Qualità o quantità della spesa? Questo il dilemma che si lega a filo doppio con la questione della gestione delle risorse pubbliche. Un dubbio che diviene ancora più stringente quando si parla di fondi europei e di ricadute reali sul territorio. Così qualsiasi conferenza stampa convocata per tracciare un bilancio sulla gestione delle risorse che non pone al centro la questione delle ricadute in termini di crescita della competitività delle imprese diviene velleitaria. Soprattuto se questa attiene lo sviluppo del settore primario, cioè l`agricoltura, che attende praticamente da sempre interventi concreti per rilanciarlo sui mercati. Per questo la conferenza stampa convocata oggi per “tirare le somme” su quanto speso o impegnato su questa o quella misura del Programma di sviluppo rurale e sull`agricoltura in generale acquista un valore meramente aritmetico, se non agganciato a quello dei risultati ottenuti. «Abbiamo centrato tutti gli obiettivi di spesa –. annunciano all`unisono l`assessore regionale all`Agricoltura, Michele Trematerra e il governatore, Peppe Scopelliti. – Ora siamo tra le regioni più virtuose in termini di spesa di fondi comunitari nel settore dell`agricoltura». Un tono trionfalistico che mal si addice al reale obiettivo che, viceversa, questa ingente somma di risorse, dovrebbe avere sul comparto, cioè la sua crescita. In questo senso «i 423 milioni immessi nel settore nel 2011» di cui l`assessore Trematerra ha parlato avrebbero dovuto fare il paio con le ricadute effettive sul settore. Un aspetto di cui nessuno, neppure in questa occasione, si è occupato. Restando così non ascoltato il richiamo fatto non più di qualche giorno fa dalla Corte dei conti che ha “tirato le orecchie” all`Italia proprio sull`incapacità di creare reale ipotesi di sviluppo nelle regioni del Sud – Calabria, ovviamente, compresa – con le risorse comunitarie (in questo caso del Fesr). E se l`assessore Trematerra ha annunciato per il 2011 «overbooking», cioè impegni di pagamenti in eccesso rispetto alle risorse assegnate nel settore, non si è accorto che proprio su questo aspetto la Corte ha puntato l`indice usando lo stesso identico termine «presenza di rilevanti “overbooking», ma, appunto, «criticità nell`utilizzo dei fondi». «La scarsa qualità degli investimenti – hanno fatto notare i giudici contabili – è spesso riconducibile ad aiuti “a pioggia” che, mancando di selettività, non contribuiscono in alcun modo ad aumentare la crescita e la competitività dei settori imprenditoriali che ne beneficiano». Un richiamo quanto mai opportuno che, evidentemente, anche in questo caso resterà inascoltato. Se anche in questa occasione la politica continua a sciorinare solo numeri. «Abbiamo erogato circa 200 milioni – ha detto a questo proposito Trematerra – che hanno raggiunto 107mila beneficiari». Alla faccia, appunto, dei tagli agli aiuti a pioggia.