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Catanzaro, si dimette anche l`assessore Scarpino

Dopo il sindaco la maggioranza di centrodestra al Comune di Catanzaro perde un altro pezzo. Questa mattina, prima della riunione di giunta, l`assessore alle Politiche sociali Fulvio Scarpino ha prese…

Pubblicato il: 28/12/2011 – 17:11
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Catanzaro, si dimette anche l`assessore Scarpino

Dopo il sindaco la maggioranza di centrodestra al Comune di Catanzaro perde un altro pezzo. Questa mattina, prima della riunione di giunta, l`assessore alle Politiche sociali Fulvio Scarpino ha presentato le sue dimissioni al sindaco facente funzioni Maria Grazia Caporale. Alla base della decisione di Scarpino le polemiche innescate dalla scelta dell`ex assessore di trasmettere alla  Procura gli atti relativi all`acquisto da parte del Comune di 2500 metri quadri del realizzando Parco Romani. «È fuori da ogni dubbio – si legge nella lettera con cui ha annunciato le dimissioni – che il Parco Romani rappresenta  una grande opportunità per l’intera città di Catanzaro e la sua economia. Una collocazione strategica di un opera che può ridare linfa e riqualificare una importante zona della città. Una realtà da supportare e da difendere anche nella dimensione umana fatta di tanti imprenditori e lavoratori. Altra questione è invece quella relativa alla realizzazione del ”Centro Espositivo Fieristico”. In tal caso all’occhio attento di un comune cittadino di media scolarità nonché di un qualsiasi amministratore pubblico non può e non deve sfuggire come le pregresse dinamiche che di fatto hanno bloccato il finanziamento ministeriale di 5.600.000 euro, abbiano al contempo prodotto per come documentato dall’avvocatura e dalla segreteria generale del Comune, un probabile danno erariale di proporzioni difficilmente sostenibili per la stessa amministrazione comunale. Questa in breve sintesi la reale situazione del centro fieristico e del blocco dei fondi pubblici di € 5.600.000». La mancata erogazione del finanziamento, prosegue Scarpino, «non è certamente imputabile  a denunce penali o all’intervento,- per come di recente sostenuto – da poteri oscuri, ma piuttosto ad errori di valutazione tecnico- amministrativa che di fatto hanno creato una fase di stallo, difficilmente superabile. Una situazione che rischia di mietere vittime non solo fra i tanti imprenditori del Parco Romani, il cui impegno professionale non è da me mai stato posto in discussione e ne tantomeno mortificato, ma anche fra i tanti lavoratori della Catanzaro Servizi a cui va il mio primo pensiero». L`ex assessore comunale si dice «vittima della “macchina del fango” (col massimo rispetto per Saviano) fatta di velate minacce, di presunte appartenenze a poteri occulti deviati. Una macchina del fango che si è mossa per spostare l’attenzione attaccando ed isolando chi ritiene di muoversi esclusivamente per il bene della città senza distinzioni e dunque, anche per i tanti imprenditori e commercianti di Parco Romani. Macchina del fango che ha colpito la mia persona in un momento delicato e difficile per la vita politica cittadina, giacché il massimo referente, il sindaco, è dimissionario. Una macchina del fango che colpendo una piccola pedina, quale io sono, colpisce di fatto una amministrazione decapitata e vulnerabile».

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