Tessere e sospetti, a rischio i congressi del Pdl
Questa volta le rassicurazioni di Peppe Scopelliti («celebreremo i congressi entro la fine di gennaio») potrebbero non bastare. Lo scandalo delle tessere fasulle del Popolo della libertà scoppiato a…

Questa volta le rassicurazioni di Peppe Scopelliti («celebreremo i congressi entro la fine di gennaio») potrebbero non bastare. Lo scandalo delle tessere fasulle del Popolo della libertà scoppiato a Vicenza, ma che interesserebbe altre città del Nord, rischia di avere ripercussioni anche in Calabria dove la campagna di adesione al partito del Cavaliere ha raggiunto numeri da record. Sul tavolo del segretario nazionale, Angelino Alfano, e su quello dei coordinatori nazionali, sarebbero infatti arrivate alcune missive in cui vengono segnalate una serie di anomalie nelle procedure di tesseramento al partito. Sotto la lente d’ingrandimento dei leader del partito ci sarebbero una serie di questioni come quelle relative al tesseramento portato avanti da politici (su tutti il consigliere regionale Franco Morelli e quello comunale di Reggio, Giuseppe Plutino) che nel frattempo sono finiti in manette ovvero che risultano interessati da indagini giudiziarie. E poi ancora la questione relativa ai rappresentanti del movimento “Scopelliti Presidente” che continuano a mantenere gruppi autonomi nelle istituzioni salvo poi rinnovare la loro iscrizione al partito per acquisire il diritto di voto nei congressi.
Ma al vaglio dei vertici nazionali ci sarebbe anche il comportamento tenuto da alcuni rappresentanti di primo piano del Pdl calabrese (su tutti vale l’esempio di Daniele Romeo, segretario particolare di Scopelliti e consigliere comunale in riva allo Stretto) che hanno addirittura promesso “aiuti economici” (il Corriere della Calabria già nelle scorse settimane si è occupato del caso) per gonfiare l’elenco delle adesioni. Ora c’è da chiedersi: è lecita una condotta del genere per un partito che, come più volte ribadito dal segretario Alfano, vuole fare della legalità e della trasparenza il suo credo politico?
Secondo i firmatari delle missive, insomma, non ci sarebbero i presupposti per uno svolgimento sereno delle assise. Ecco spiegato il motivo per cui viene chiesto un rinvio dei congressi in attesa che tutti i nodi evidenziati finora vengano sciolti.