Si è insediato il nuovo Corecom
REGGIO CALABRIA L’obiettivo numero uno è quello di «ricostruire un sistema comunicazionale regionale di qualità». Le parole sono quelle di Alessandro Manganaro che questa mattina si è insediato uffic…

REGGIO CALABRIA L’obiettivo numero uno è quello di «ricostruire un sistema comunicazionale regionale di qualità». Le parole sono quelle di Alessandro Manganaro che questa mattina si è insediato ufficialmente al vertice del Corecom calabrese. Assieme al direttore dell’accademia delle Belle arti di Reggio Calabria, hanno fatto capolino a Palazzo Campanella anche i giornalisti Gregorio Corigliano e Paolo Posteraro. I tre avranno il compito di guidare il comitato regionale per le comunicazioni fino al termine della legislatura. «Vogliamo tutti essere – ha spiegato ancora Manganaro – una valida squadra, che attraverso le molteplici e variegate funzioni conferiteci dalla legislazione regionale e nazionale e di quelle delegate dall`autorità garante delle comunicazioni, assecondi i processi di cambiamento indotti dal governo regionale nella consapevolezza che l`elevazione del livello di sviluppo civile, sociale e culturale della Calabria dipende anche dal grado di “qualità” dell`informazione e della comunicazione».
Alla cerimonia (in realtà molto informale) di insediamento ha partecipato il presidente del consiglio regionale Franco Talarico che ha rivolto ai nuovi componenti gli auguri di buon lavoro. «Si tratta di nomine variegate – ha affermato Talarico – che riescono a coniugare la lunga esperienza professionale di Gregorio Corigliano, non solo come giornalista del Tgr Calabria, ma soprattutto per il suo ruolo di cronista politico del consiglio regionale; c’è poi l’esperienza abbinata alla giovane età di Paolo Posteraro».
Talarico ha sottolineato l`importante momento storico in cui questo comitato avvia la sua attività, «che coincide con l’avvento anche in Calabria del digitale terrestre». In sala è stato avvistato pure un soddisfatto Luigi Fedele, capogruppo pidiellino in consiglio regionale, che è tanto si è speso per la nomina di Manganaro.