Trasporti, oggi riunione ad hoc del consiglio regionale
REGGIO CALABRIA Seduta interamente dedicata alle questioni relative alle infrastrutture e ai trasporti in Calabria, quella del consiglio regionale in programma per oggi. I lavori inizieranno alle 13…

REGGIO CALABRIA Seduta interamente dedicata alle questioni relative alle infrastrutture e ai trasporti in Calabria, quella del consiglio regionale in programma per oggi. I lavori inizieranno alle 13, essendo prevista nella mattinata una visita del ministro della Giustizia, Paola Severino, al Tribunale di Palmi. L’Aula affronterà, nell’ambito delle questioni relative alle infrastrutture e ai trasporti, le problematiche relative ai collegamenti ferroviari della Calabria con il resto del Paese, lo stato dell’arte dell’ammodernamento dell’autostrada A3, le prospettive degli scali aeroportuali e dedicherà, inoltre, particolare attenzione al trasporto locale alla luce delle specifiche competenze della Regione.
Già nei giorni scorsi tutti questi argomenti sono stati affrontati nel corso di una seduta della commissione Ambiente. Alla presenza del consigliere con la delega ai Trasporti Fausto Orsomarso, i rappresentanti delle aziende che operano nel settore hanno fatto il quadro, per nulla confortante, dell’attuale situazione. Gli ultimi tagli al settore che hanno provocato una riduzione di quasi 11 milioni di euro annui rischiano di portare al collasso molte delle imprese del comparto e di far saltare qualcosa come 500 posti di lavoro. Anche per quanto riguarda le infrastrutture necessarie per potenziare il sistema, la situazione non è migliore. L’audizione del dirigente del dipartimento Lavori pubblici Giovanni Laganà, ha tracciato un quadro a tinte fosche, con tre criticità fondamentali inerenti rispettivamente al completamento della Salerno – Reggio Calabria, alla strada statale 106 ed alle connessioni trasversali. Per quanto concerne, invece il sistema ferroviario, Laganà ha puntato l`indice contro la mancata realizzazione dell’alta velocità. Sul sistema aeroportuale, invece, si è registrata un’accesa discussione fra Mario Franchino e Carlo Guccione (Pd) e Orsomarso in ordine all’aeroporto della Sibaritide. Secondo i due rappresentanti del partito di Bersani, nella relazione del delegato, sarebbero scomparsi i 30 milioni destinati all’aeroporto, mentre Orsomarso ha ricordato che la giunta non aveva stanziato fondi, ma promesso un forte impegno per arrivare alla sua realizzazione.
Facile prevedere che anche domani su questi temi sarà bagarre.
IL SIT-IN Un sit-in davanti alla sede del consiglio regionale a Reggio, per protestare per la gravissima situazione in cui versa tutto il sistema dei trasporti calabresi, a cominciare dal taglio dei treni a lunga percorrenza é stato promosso dalla Cgil e dalla Filt per domani. «Abbiamo già dalla fine di ottobre – afferma Nino Costantino, segretario generale della Filt-Cgil calabrese – messo in guardia le istituzioni sulle gravi ripercussioni che le decisioni di Trenitalia e del gruppo Fs avrebbero causato alla Calabria, ed oltre a sterili proteste non abbiamo notato una decisa e ferma presa di posizione in grado di cambiare prima le scelte di ridimensionamento delle risorse decise dal governo Berlusconi e poi le politiche antimeridionali dell’amministratore delegato delle Fs, Mauro Moretti. La situazione dei treni a lunga percorrenza è, dunque, nota con il completo isolamento della linea jonica e l’incontro di Scopelliti con il ministro Passera non ha sortito ancora nessun effetto concreto». Per Costantino «a destare ancora più preoccupazione è il trasporto ferroviario regionale che rischia di essere completamente smantellato come dimostrano i dati in nostro possesso. Infatti, nel mese di gennaio 2012 sono stati soppressi, nel trasporto ferroviario regionale, ben 271 treni di cui 151 per mancanza di materiale, 37 per guasti al materiale, 77 per “causa di forza maggiore”. Dal 1 al 14 febbraio sono stati soppressi 175 treni, di cui 101 per mancanza di materiale, 15 per guasti, 52 per “causa di forza maggiore”. Questa situazione provoca, come è evidente, un pesante disagio ai cittadini calabresi, ai pendolari che utilizzano il treno per recarsi quotidianamente al lavoro o a scuola. C’é quindi una forte responsabilità oltre che di Trenitalia anche di chi governa la Regione che non riesce a rispondere, con opportune iniziative, allo sfascio sempre più evidente in cui versa il trasporto ferroviario regionale».
«Gran parte dei treni calabresi – prosegue Costantino – ha una età che si aggira intorno ai 40-45 anni, mentre i minuetti in dotazione sono 4 ma 3 sono fermi perché da tempo, si stenta a crederlo, non ci sono i pezzi di ricambio. Ecco solo poche ma importanti ragioni per alzare il livello della protesta anche nei confronti della giunta regionale che, è opportuno ricordare, a novembre dopo le nostre denunce si diceva pronta ad andare a Roma sotto la sede di Moretti. A questo si aggiunga la gravissima situazione in cui versano le aziende del trasporto pubblico locale quasi tutte indebitate e dove, tra qualche mese, si avranno pesanti ripercussioni sui salari e sull’occupazione oltre che sul mantenimento di elementari servizi pubblici per i cittadini».