Scuola di magistratura, la Provincia di Catanzaro prepara le contromosse
La Provincia di Catanzaro non si arrende. L’amministrazione presieduta da Wanda Ferro esperirà un altro tentativo per cercare di riprendersi la scuola di magistratura che la sentenza del Consiglio di…

La Provincia di Catanzaro non si arrende. L’amministrazione presieduta da Wanda Ferro esperirà un altro tentativo per cercare di riprendersi la scuola di magistratura che la sentenza del Consiglio di Stato ha assegnato a Benevento, là dove era stata trasferita dall’ex guardasigilli (sannita) Clemente Mastella. Contro il pronunciamento dei giudici amministrativi di secondo grado, si prepara una reazione su due piani: quello giurisdizionale e quello politico. Le prossime mosse sul piano processuale saranno illustrate in una conferenza stampa dai legali dell’ente, Federica Pallone e Roberta Chiarella, dal loro collega esterno all’amministrazione, Francesco Scalzi, e dal presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro, Giuseppe Iannello, che ha patrocinato la Regione in questo contenzioso.
Intanto, però, Ferro si muove sul piano politico: «Mi sono già attivata per parlarne al ministro della Giustizia, Paola Severino, e prospettarle la situazione. Ci troviamo di fronte a un vero e proprio scippo ai danni della città di Catanzaro, consumato per un vizio formale. I giudici del Consiglio di Stato non sono entrati nel merito della questione, e ciò è inaccettabile». Tuttavia, nell’analisi della presidente della Provincia prevale il realismo: «Sono convinta che questa sia una guerra tra poveri. Alla fine, la scuola di magistratura non sarà istituita né a Benevento, né a Catanzaro. Anche perché l’orientamento più recente è quello di realizzare un’unica scuola nazionale, a Bergamo».
La sentenza del Consiglio di Stato ha sovvertito quella del Tar del Lazio, che aveva annullato il decreto Mastella, e ha accolto le ragioni della Provincia di Benevento, cui non era stato notificato il ricorso di primo grado, pur essendo quest’ultimo ente la parte controinteressata. «Non entro nel merito di questioni tecnico-giuridiche che riguardano gli avvocati e non me, che ricopro un ruolo di indirizzo politico. D’altra parte, nel 2007 non ero io il presidente della Provincia, sebbene condivida la presa di posizione assunta all’epoca – prosegue Wanda Ferro –. Qualunque sia l’esito della vicenda, non consentiremo altre speculazioni politiche, perché di questo si è trattato finora. Ai tavoli competenti sono stati sentiti tutti gli enti, tranne le Province e i Comuni, direttamente interessati. Questa della scuola di magistratura è una sconfitta di tutta la politica. Non conosco Mastella – conclude la presidente della Provincia di Catanzaro –. Ma, se avessi l’opportunità di parlargli, gli spiegherei che il suo ruolo era di ministro della Repubblica italiana, e non di quella di Benevento».