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Operai morti sulla A1, sei persone a giudizio

FIRENZE Si aprirà il prossimo 4 ottobre il processo per la morte dei tre operai precipitati da una piattaforma utilizzata per la costruzione di un pilone in uncantiere autostradale a Barberino del Mu…

Pubblicato il: 09/03/2012 – 19:53
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Operai morti sulla A1, sei persone a giudizio

FIRENZE Si aprirà il prossimo 4 ottobre il processo per la morte dei tre operai precipitati da una piattaforma utilizzata per la costruzione di un pilone in uncantiere autostradale a Barberino del Mugello (Firenze) il 2 ottobre 2008. Il gup del tribunale di Firenze, Alessandro Moneti, ha rinviato a giudizio sei persone e i legali rappresentanti delle tre aziende titolari dell`appalto o subappaltatrici del lotto 13 della variante di valico dell`autostrada A1, Firenze-Bologna. Giovanni Mesiti, 49 anni, di Locri (Reggio Calabria), Rosario Caruso, 26 anni, di Sinopoli (Reggio Calabria), e Gaetano Cervicato, 45, di Melito (Napoli) precipitarono da circa 40 metri per «lo sganciamento della pedana sulla quale si trovavano». Un quarto operaio si salvò per miracolo. Secondo l`accusa, rappresentata dal pm Luciana Singlitico, l`incidente fu causato dall`errato montaggio del sistema di ancoraggio: per il serraggio del cono sarebbe stata utilizzata una vite di dimensioni inferiori, sia per lunghezza sia per diametro, a quelle prescritte. La piattaforma era stata montata accanto al pilone il giorno prima dell`incidente. Davanti al giudice, alla sezione distaccata del tribunale di Firenze a Pontassieve, compariranno Alfonso Toto, ad della Toto costruzioni (la ditta che aveva vinto l`appalto dei lavori), Francesco Talone, Alessandro Toscan e Francesco Contu (tutti dirigenti o dipendenti della Toto); Augusto Antonini e Alessandro Bonanni, rispettivamente titolare dell`Antonini srl e legale rappresentante della M.S. Manutenzioni Strade srl, le due aziende che lavoravano in subappalto. Le aziende saranno chiamate a rispondere degli illeciti contestati dall`accusa. Condannata a due anni con rito abbreviato Barbara Battisti che coordinava i lavori mentre ha patteggiato 11 mesi Dino Federigi, anche lui dipendente della Toto.

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