Scuola di magistratura, Wanda Ferro annuncia: presenteremo istanza di revocazione
Sembra non esserci soluzione alla vicenda della sede per la Scuola della magistratura al Sud. Mentre per il Nord e il Centro sono state scelte “pacificamente” le città di Bergamo e Firenze, per il su…

Sembra non esserci soluzione alla vicenda della sede per la Scuola della magistratura al Sud. Mentre per il Nord e il Centro sono state scelte “pacificamente” le città di Bergamo e Firenze, per il sud dal 2006 è in atto un contenzioso tra Catanzaro e Benevento, che nei giorni scorsi ha fatto segnare un punto a vantaggio della città campana con la sentenza del Consiglio di Stato che riporta la sede a Benevento per un vizio di forma nel primo ricorso dei calabresi. Una battaglia nella quale Catanzaro intende andare avanti. «È uno scippo per la città», che non si dà per vinta. Una vicenda alla quale la politica avrebbe dovuto porre la parola fine», dice all`Adnkronos il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro (Pdl), che annuncia la presentazione, domani in giunta, dell`istanza di revocazione del pronunciamento del Consiglio di Stato e ricorda di avere sollecitato, attraverso una lettera, l`intervento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e del ministro della Giustizia, Paola Severino. Originariamente assegnata alla città calabrese, dal decreto dell`allora ministro Roberto Castelli, la sede fu poi spostata a Benevento nel 2006, dal guardasigilli che gli succedette, Clemente Mastella, decisione annullata nel 2009 dal tar del Lazio su istanza della Provincia di Catanzaro e della Regione Calabria. Ma la sentenza era rimasta nel limbo, nonostante l`impegno dell`ex guardasigilli, Francesco Nitto Palma, che a ottobre scorso, aveva garantito l`intenzione di procedere su Catanzaro. Una sede che «era stata scelta su base criterio di essrere baricentrica rispetto alle regioni interessate e con gli standard richiesti». «È un dovere andare fino in fondo e cercare attraverso un`istanza di revocazione la possibilità che si entri nel merito e non si decida per un vizio di forma ma nella sostanza. Il vizio di forma – spiega Ferro – nasce dal fatto che il ricorso non fosse stato depositato anche alla provincia di Benevento, cosa che è stata poi fatta nel momento in cui siamo venuti a conoscenza del fatto che anche loro erano parte interessata». Il presidente Ferro ricostruisce la storia. «La provincia nel 2007 fece ricorso a seguire per sostenere quelli del Comune e della Regione Calabria. Il tar con una sentenza esecutiva nel 2009, di cui più volte abbiamo chiesto l`applicazione ai ministri che si sono succeduti, ha riconosciuto a Catanzaro rispetto al decreto originario del ministro Castelli la giusta collocazione. Tanto che a settembre sono venuti gli ispettori ministeriali per vedere la location messa a disposizione dal Comune di Catanzaro, a palazzo Doria, su cui hanno dato l`ok di massima. Poi la sentenza che ha completamente ribaltato quella precedente del Tar». Ferro auspica infine che, sollecitato, «il ministro possa prendere su questo una posizione».