Processo "Why not", interrogato Ennio Morrone
Nel processo d’appello “Why not” è stata la volta di Ennio Morrone. Il consigliere regionale, già assessore al Personale nella passata giunta di centrosinistra (all’epoca militava nell’Udeur), è impu…

Nel processo d’appello “Why not” è stata la volta di Ennio Morrone. Il consigliere regionale, già assessore al Personale nella passata giunta di centrosinistra (all’epoca militava nell’Udeur), è imputato con l’accusa di abuso d’ufficio ed è stato interrogato dal sostituto procuratore generale Massimo Lia su alcune circostanze relative a presunti illeciti nella gestione di fondi pubblici. Il magistrato si è soffermato soprattutto sull`affidamento da parte della Regione di alcuni servizi relativi al censimento del patrimonio immobiliare dell`ente e per la verifica dei bisogni formativi dei dirigenti a società esterne, Morrone ha riferito che le pratiche erano curate dai funzionari degli assessorati e che la giunta, votando le delibere, aveva compiuto un atto di indirizzo. Il consigliere regionale ha escluso di avere mai raccomandato alcuno dei lavoratori assunti dalle società esterne per lo svolgimento degli incarichi. Nella stessa udienza del processo d’appello è saltato l`interrogatorio di Caterina Merante, principale teste d`accusa ed imputata nel processo per una presunta violazione delle norme sul lavoro. La donna non si è presentata e l`accusa ha chiesto l`acquisizione dei verbali delle sue dichiarazioni. Richiesta accolta dal tribunale con l`opposizione dei difensori di alcuni imputati sull`utilizzabilità per la parte riguardante i loro assistiti.