Due ore di interrogatorio per il governatore

È durato circa due ore l`interrogatorio del presidente della Regione Calabria, Peppe Scopelliti, in Procura a Catanzaro. Il governatore, arrivato negli uffici giudiziari del capoluogo dopo aver partecipato a una trasmissione televisiva, ha portato con sé una serie di documenti e ha risposto alle domande del sostituto procuratore Gerardo Dominijanni (all`interrogatorio era presente anche il procuratore capo, Vincenzo Lombardo). Scopelliti è indagato per tentato abuso d`ufficio in qualità di commissario ad acta per l`attuazione del piano di rientro della sanità. L`inchiesta, in particolare, riguarda alcuni provvedimenti che sarebbero stati assunti senza il preventivo parere del Tavolo Massicci. Così come aveva fatto a caldo, il presidente della giunta regionale, all`uscita dall`interrogatorio, si è detto sicuro di poter chiarire la propria posizione, perché gli atti finiti nel mirino della magistratura non hanno mai avuto effetti, visto che sono stati annullati (non dalla Regione, ma dal Tavolo Massicci, perché incompatibili con il Piano di rientro). E` stato lo stesso Scopelliti il 16 febbraio scorso a rendere noto di avere ricevuto un avviso di garanzia nell`ambito dell`inchiesta. Scopelliti era accompagnato dai suoi difensori, gli avvocati Nico D`Ascola e Aldo Labate. Le vicende sulle quali la Procura cerca di fare chiarezza sono tre: il patto di legislatura con l`Aiop, la convenzione con l`università Magna Graecia di Catanzaro e il regolamento attuativo per l`accreditamento dei centri socio-riabilitativi.