ACQUAFORMOSA (COSENZA) A Giovanni Manoccio, sindaco di Acquaformosa e voce scomoda del Pd, il gusto della provocazione non è mai mancato. Il suo è stato il primo Comune deleghistizzato d`Italia. Questa volta, però, l`idea del primo cittadino ha delle ripercussioni sulle casse dell`ente, oltre che su quelle dei cittadini. Ad Acquaformosa, l`Imu per la prima casa sarà applicata al 2 per mille, il minimo consentito. La decisione, che di fatto elimina la tassa sulla prima casa (gettito previsto 315 euro), è stata votata dalla maggioranza di centrosinistra con l`astensione dell`opposizione di centrodestra.
Per le seconde case, l`assemblea ha stabilito che verrà applicato il minimo pari al 7,6 per mille. Per le casse dell`ente si prevedono minori entrate per una cifra che va dai sei ai 30mila euro. Un modo per tradurre le molte parole sulla crisi in un atto concreto. «Abbiamo mantenuto fede agli impegni – ha detto Manoccio – devo ringraziare il consiglio comunale che ha capito le difficoltà in cui versa la nostra popolazione. In un momento in cui le amministrazioni stanno deliberando aumenti consistenti dell`Imu, il nostro comune si contraddistingue per una politica sempre più vicina ai bisogni della gente. Chiedo che altre comunità deliberino al minimo le tariffe in modo da dare una risposta ai tanti tecnici che con politiche sempre più distanti dalle attese della gente stanno impoverendo i ceti medi e stanno portando alla fame e alla disperazione i ceti popolari. Non saranno le perpetue “lacrime” di qualche ministro plurimilionario, oppure una classe politica squalificata ed in cerca di “facili ricchezze”, a capire la disperazione della gente delle aree interne del meridione d`Italia».
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